Di Alessandra Filograno – “Save Aleppo”. E’ scritto un po’ ovunque nel campo di Diavatà in Grecia. Su un muro, sulla tenda dove si distribuiscono i viveri. Ci sono circa 2000 persone, uomini, donne bambini. La maggior parte sono siriani, altri provengono da Afghanistan, Iraq, Iran. Marzio Napolitano, giovane medico specializzando che vive a Roma, è stato inviato in questo Relocation Camp per 12 giorni da Croce Rossa Italiana per supportare la Croce Rossa Ellenica. In precedenza con un’altra organizzazione era stato in Cameroon per un tirocinio medico chiururgico. “I profughi cercano la Croce Rossa nel campo” ci dice. “Diavatà è una sorta di limbo per molte persone che fuggono da zone di guerra e di violenza”.