Migranti, l’impegno della Croce Rossa sulle coste di Sicilia, Calabria, Puglia. Oltre cento volontari in campo per l’assistenza e l’accoglienza

In queste ore la Croce Rossa Italiana, insieme con le altre associazioni, sta intervenendo senza sosta nei principali porti di Sicilia, Calabria, Puglia interessati dagli sbarchi di migranti soccorsi in mare da Guardia Costiera e da navi mercantili al largo della Libia e nel Canale di Sicilia. Sono quasi 10mila le persone soccorse in mare da venerdì scorso ad oggi. Nella sola giornata di ieri sono stati tratti in salvo, in 12 diverse operazioni coordinate dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma, 1511 migranti che si vanno ad aggiungere agli 8480 salvati nei giorni precedenti.

Continuano gli sbarchi sulle coste siciliane. Nelle ultime ore sono arrivati oltre 6000 migranti. Recuperate 10 vittime. Croce Rossa impegnata nell’assistenza a Pozzallo, Augusta, Lampedusa, Trapani, Messina, Crotone, Reggio Calabria

Sono circa 6.000 le persone salvate nelle ultime 48 ore dalle unità navali impegnate nelle operazioni di soccorso tra il mar della Libia e il Canale di Sicilia. In queste ore i migranti salvati da Guardia Costiera, Marina Militare, navi mercantili sono sbarcati nei porti di Pozzallo, Trapani, Augusta, Lampedusa, Crotone, Reggio Calabria. Purtroppo sono state recuperate anche 10 vittime. La Croce Rossa Italiana, insieme con le altre associazioni e istituzioni, sta intervenendo nei principali porti interessati dagli sbarchi. La CRI è in campo con centinaia di volontari e operatori del Reparto di Sanità Pubblica, con ambulanze, tende a montaggio rapido, automezzi per il trasporto di persone e materiale.

Nepal, “Soddisfazione e speranza tra tanta devastazione”: le Crocerossine aiutano a far nascere 3 bambini nepalesi

In Nepal la situazione umanitaria è sempre più difficile. Tra centinaia di migliaia di senzatetto, feriti e macerie ovunque, continua la missione delle quattro Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, che da giorni si trovano a Bidur, nel distretto del Nuwakot, per dare supporto sanitario alla popolazione colpita dal sisma. Le case sono distrutte o pericolanti, ma la gente continua a viverci. La speranza di riprendere una vita normale è stata salutata da tre nascite di bimbi nel giro di poche ore, eventi ai quali ha assistito una delle Crocerossine, Sorella Dalzini, medico specializzato in ostetricia e ginecologia (Nella foto il trasferimento dei materiali dall’ospedale inagibile al presidio da campo).

CRI impegnata nel fine settimana in numerosi porti per l’accoglienza ai 4.200 migranti tratti in salvo al largo delle coste libiche

Numerosi i porti italiani coinvolti negli sbarchi e nell’accoglienza, durante tutto il fine settimana, dei 4.200 migranti tratti in salvo nella notte tra venerdì e sabato nel Canale di Sicilia. Nessun naufragio, ma le condizioni particolarmente pesanti a bordo dei barconi e gommoni in difficoltà, avrebbero causato la morte di 17 persone.
I comitati di Croce Rossa Italiana di tutte le zone interessate si sono quindi mobilitati da ore per organizzare al meglio i soccorsi e l’accoglienza sul posto dei migranti in arrivo.

Migranti, nuovi sbarchi tra Palermo e Messina. La terza parte del reportage realizzato dalla Croce Rossa Olandese sulle attività della CRI in Sicilia

Ancora una giornata di sbarchi di migranti sulle nostre coste. Questa mattina al porto di Palermo sono arrivati i 370 salvati ieri al largo delle coste Libiche a bordo di una nave militare irlandese. Tra loro ci sono anche 15 minorenni accompagnati e 9 non accompagnati, e 75 donne, di cui tredici in stato di gravidanza. Sono originari di Nigeria, Ghana, Sudan, Eritrea, Liberia, Senegal, Bangladesh, Somalia, Marocco, Siria, Libia, Etiopia e Pakistan. E c’è stato spazio anche per un lieto evento. Nel tardo pomeriggio di ieri una migrante ha dato alla luce una bambina. Oggi pubblichiamo la terza puntata del reportage sulle attività della CRI, realizzato dalla Croce Rossa Olandese e diffuso sul sito internet.

Migranti, nuova tragedia nel Canale di Sicilia. Recuperati 13 cadaveri, in arrivo in Italia i 522 tratti in salvo. La quarta parte del reportage realizzato dalla Croce Rossa Olandese sull’attività della CRI in Sicilia

Una nuova tragedia nel Canale di Sicilia. Tredici i cadaveri recuperati ieri pomeriggio su un barcone al largo delle coste libiche diretto in Italia. A bordo dello stesso barcone c’erano anche altri 522 migranti che sono stati tratti in salvo, attesi  sulle coste italiane. La centrale operativa della Guardia Costiera di Roma ha coordinato l’intervento di soccorso inviando la nave della Marina militare irlandese “Le Niam”, mezzo impegnato nel dispositivo “Triton”. Sempre nella giornata di lunedì, in altri interventi di soccorso, sono stati recuperati 1810 migranti nel Canale di Sicilia.
Sbarchi e soccorsi proseguono quindi senza tregua. Solo nello scorso fine settimana sono approdati circa 1400 migranti. Numerosi volontari della Croce Rossa Italiana, alcune centinaia, sono sempre impegnati in prima linea nelle operazioni di supporto alle operazioni di accoglienza e assistenza sanitaria. Consistente anche l’impiego di mezzi come ambulanze, tende a montaggio rapido, automezzi per trasporto di persone e materiali. Oggi pubblichiamo la quarta e ultima puntata del reportage sulle attività della CRI, realizzato dalla Croce Rossa Olandese e diffuso sul sito internet.

Un altro fine settimana di sbarchi nei porti del Sud Italia. Volontari e operatori CRI in prima linea

Ancora salvataggi nel Mediterraneo. E ancora sbarchi sulle coste dell’Italia meridionale. I migranti in fuga da guerre, miseria, destabilizzazione continuano a tentare la traversata in cerca di una vita diversa. Troppo spesso i mezzi sui quali viaggiano li tradiscono, molti fanno in tempo ad essere soccorsi, ma altri, troppi, non ce la fanno e vanno ad ingrossare il numero dei dispersi. Sabato, circa venti migranti sarebbero caduti in mare nel canale di Sicilia prima che la barca sulla quale erano stipati fosse raggiunta da due navi della Guardia Costiera italiana che hanno portato i sopravvissuti a Lampedusa.

La Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa organizza a Tunisi, il 17 e 18 settembre, un forum sulle migrazioni tra rappresentanti istituzionali e delle organizzazioni umanitarie

Una sfida umanitaria senza precedenti. La portata del fenomeno migratorio oggi è a livelli mai registrati dalla fine della seconda guerra mondiale. Vi è quindi un urgente bisogno di comprendere, adattarsi e rispondere alle esigenze umanitarie attuali, per sostenere le popolazioni vulnerabili nei loro paesi di origine, di transito e di destinazione. Le complesse variabili in gioco che regolano il fenomeno della migrazione, fanno sì che nessun governo né organizzazione, da soli possano soddisfare i bisogni dei migranti, né affrontare le cause che originano il fenomeno. È essenziale quindi che le principali parti interessate si riuniscano per capire e coordinare il loro impegno individuale e collettivo nel migliore dei modi possibili. Queste le ragioni che hanno spinto la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), in collaborazione con la Consorella tunisina,  ad organizzare a Tunisi, il 17 e 18 settembre, un forum per garantire un maggiore sostegno e allineamento tra i piani d’azione dei vari paesi, e cercare quindi una risposta umanitaria efficace, nel rispetto delle esigenze dei vulnerabili lungo i sentieri migratori, e lungo la rotta del Mediterraneo.

Croce Rossa: il Presidente Rocca alle Nazioni Unite sulla crisi migranti

Il Presidente della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Francesco Rocca interverrà il 30 settembre prossimo, nell’ambito della 70esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al side event sulle migrazioni “Strenghtening cooperation on migration and refugee movemens in the perspective of the development agenda”, un evento fortemente voluto dal Segretario Generale UN Ban Ki Moon che presiederà i lavori. “Il mio auspicio è che questo importante incontro – dichiara Francesco Rocca – possa rappresentare il primo passo verso un ripensamento delle politiche migratorie al fine di assicurare un più efficace intervento alle accresciute esigenze dei più vulnerabili, alle quali abbiamo il dovere di rispondere”.

Siria: giunti i primi aiuti umanitari nelle aree sotto assedio

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), fianco a fianco con la Mezzaluna Rossa Siriana (SARC) e le Nazioni Unite, ha iniziato nel pomeriggio di ieri a fornire aiuti di vitale importanza per migliaia di persone che vivono in tre zone assediate della Siria, Madaya, Foua e Kefraiya. Il convoglio di aiuti umanitari partito da Damasco ieri mattina, che trasportava cibo, medicinali, prodotti sanitari, coperte e altri materiali, è riuscito a raggiungere le città di Madaya, al confine con il Libano, e Foua e Kefraya nella provincia di Idlib, in seguito alla crescente preoccupazione da parte della comunità internazionale per la sofferenza di migliaia di persone che vivono in queste zone sotto assedio da mesi, ormai ridotte a morire di fame.