Migranti, nuova tragedia nel Canale di Sicilia. Recuperati 13 cadaveri, in arrivo in Italia i 522 tratti in salvo. La quarta parte del reportage realizzato dalla Croce Rossa Olandese sull’attività della CRI in Sicilia

Una nuova tragedia nel Canale di Sicilia. Tredici i cadaveri recuperati ieri pomeriggio su un barcone al largo delle coste libiche diretto in Italia. A bordo dello stesso barcone c’erano anche altri 522 migranti che sono stati tratti in salvo, attesi  sulle coste italiane. La centrale operativa della Guardia Costiera di Roma ha coordinato l’intervento di soccorso inviando la nave della Marina militare irlandese “Le Niam”, mezzo impegnato nel dispositivo “Triton”. Sempre nella giornata di lunedì, in altri interventi di soccorso, sono stati recuperati 1810 migranti nel Canale di Sicilia.
Sbarchi e soccorsi proseguono quindi senza tregua. Solo nello scorso fine settimana sono approdati circa 1400 migranti. Numerosi volontari della Croce Rossa Italiana, alcune centinaia, sono sempre impegnati in prima linea nelle operazioni di supporto alle operazioni di accoglienza e assistenza sanitaria. Consistente anche l’impiego di mezzi come ambulanze, tende a montaggio rapido, automezzi per trasporto di persone e materiali. Oggi pubblichiamo la quarta e ultima puntata del reportage sulle attività della CRI, realizzato dalla Croce Rossa Olandese e diffuso sul sito internet.

Un altro fine settimana di sbarchi nei porti del Sud Italia. Volontari e operatori CRI in prima linea

Ancora salvataggi nel Mediterraneo. E ancora sbarchi sulle coste dell’Italia meridionale. I migranti in fuga da guerre, miseria, destabilizzazione continuano a tentare la traversata in cerca di una vita diversa. Troppo spesso i mezzi sui quali viaggiano li tradiscono, molti fanno in tempo ad essere soccorsi, ma altri, troppi, non ce la fanno e vanno ad ingrossare il numero dei dispersi. Sabato, circa venti migranti sarebbero caduti in mare nel canale di Sicilia prima che la barca sulla quale erano stipati fosse raggiunta da due navi della Guardia Costiera italiana che hanno portato i sopravvissuti a Lampedusa.

La Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa organizza a Tunisi, il 17 e 18 settembre, un forum sulle migrazioni tra rappresentanti istituzionali e delle organizzazioni umanitarie

Una sfida umanitaria senza precedenti. La portata del fenomeno migratorio oggi è a livelli mai registrati dalla fine della seconda guerra mondiale. Vi è quindi un urgente bisogno di comprendere, adattarsi e rispondere alle esigenze umanitarie attuali, per sostenere le popolazioni vulnerabili nei loro paesi di origine, di transito e di destinazione. Le complesse variabili in gioco che regolano il fenomeno della migrazione, fanno sì che nessun governo né organizzazione, da soli possano soddisfare i bisogni dei migranti, né affrontare le cause che originano il fenomeno. È essenziale quindi che le principali parti interessate si riuniscano per capire e coordinare il loro impegno individuale e collettivo nel migliore dei modi possibili. Queste le ragioni che hanno spinto la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR), in collaborazione con la Consorella tunisina,  ad organizzare a Tunisi, il 17 e 18 settembre, un forum per garantire un maggiore sostegno e allineamento tra i piani d’azione dei vari paesi, e cercare quindi una risposta umanitaria efficace, nel rispetto delle esigenze dei vulnerabili lungo i sentieri migratori, e lungo la rotta del Mediterraneo.

Croce Rossa: il Presidente Rocca alle Nazioni Unite sulla crisi migranti

Il Presidente della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Francesco Rocca interverrà il 30 settembre prossimo, nell’ambito della 70esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al side event sulle migrazioni “Strenghtening cooperation on migration and refugee movemens in the perspective of the development agenda”, un evento fortemente voluto dal Segretario Generale UN Ban Ki Moon che presiederà i lavori. “Il mio auspicio è che questo importante incontro – dichiara Francesco Rocca – possa rappresentare il primo passo verso un ripensamento delle politiche migratorie al fine di assicurare un più efficace intervento alle accresciute esigenze dei più vulnerabili, alle quali abbiamo il dovere di rispondere”.

Siria: giunti i primi aiuti umanitari nelle aree sotto assedio

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), fianco a fianco con la Mezzaluna Rossa Siriana (SARC) e le Nazioni Unite, ha iniziato nel pomeriggio di ieri a fornire aiuti di vitale importanza per migliaia di persone che vivono in tre zone assediate della Siria, Madaya, Foua e Kefraiya. Il convoglio di aiuti umanitari partito da Damasco ieri mattina, che trasportava cibo, medicinali, prodotti sanitari, coperte e altri materiali, è riuscito a raggiungere le città di Madaya, al confine con il Libano, e Foua e Kefraya nella provincia di Idlib, in seguito alla crescente preoccupazione da parte della comunità internazionale per la sofferenza di migliaia di persone che vivono in queste zone sotto assedio da mesi, ormai ridotte a morire di fame.

Siria, in arrivo gli aiuti umanitari per le città di Madaya, Foua e Kafraya

Un convoglio di 44 veicoli carichi di aiuti umanitari sta per entrare nella città siriana di Madaya, a circa 40 km da Damasco, assediata da mesi dalle forze governative e dove dallo scorso dicembre sarebbero morte per gli stenti almeno 23 persone. Altri 21 camion di aiuti raggiungeranno i villaggi sciiti di Foua e Kafraya nella provincia nord occidentale di Idlib. Lo ha reso noto il portavoce del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) in Siria, Pawel Krzysiek. Gli aiuti del CICR, della Mezzaluna Rossa Siriana e delle Nazioni Unite comprendono beni di prima necessità quali cibo, medicinali, coperte, latte per neonati. Il convoglio è partito questa mattina da Damasco e al momento si trova alle porte di Madaya, ormai allo stremo; gli ultimi aiuti sono giunti nello scorso mese di ottobre e la popolazione, circa 40mila persone, sta morendo di fame, ridotta a mangiare le foglie degli alberi.

Migranti; Rocca: “Non è un’emergenza, serve una coalizione umanitaria tra Stati che vogliono affrontare i flussi migratori in maniera coordinata e seria”

“Serve una ‘coalizione umanitaria’ tra gli Stati che decidono di non chiudere gli occhi davanti alle tragedie in mare e che vogliono affrontare i flussi migratori in maniera coordinata e seria. Non siamo davanti a un’emergenza, questa è una crisi epocale che continuerà ad andare avanti fino a quando non si aggrediranno le cause che portano migliaia di persone a lasciare Paese, casa, tradizioni e in molti casi affetti. Ci sono Governi che sono sempre pronti a discutere di guerre e forniture d’armi, ma che rimangono in un assordante silenzio quando si tratta di parlare di proteggere e trattare con dignità le persone che scappano da guerre, carestie, violenze: è un atteggiamento ipocrita e senza vergogna”. (Foto di Alessia Lai)

Solferino 2016, entra nel vivo l’evento di Croce Rossa. Domani alla Fiaccolata anche il Segretario Generale FICR

Circa cinquanta centauri hanno aperto ufficialmente l’edizione 2016 di Solferino. Quest’anno infatti l’inaugurazione di uno degli appuntamenti più importanti della Croce Rossa è spettata alle due ruote dei soci CRI che, domenica scorsa, con le loro moto hanno percorso i luoghi che ispirarono a Henry Dunant l’idea di Croce Rossa, durante la storica battaglia di Solferino del 1859. Lì, dove è nata un’idea straordinaria secondo cui una persona in difficoltà deve essere aiutata indipendentemente dalla divisa che indossa. Ed è quella stessa idea che ancora oggi, a più di 150 anni dalla firma della I Convenzione di Ginevra, anima l’impegno della Croce Rossa Italiana e dell’intero Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Lettera del Presidente Francesco Rocca ai volontari della Croce Rossa Italiana

Cari volontari di Croce Rossa Italiana,
sono particolarmente emozionato nello scrivere questo messaggio perché questo è stato un anno particolare, importante, emozionante, ma anche purtroppo drammatico.
Già, drammatico perché non si possono dimenticare le scosse di terremoto che hanno fanno tremare l’Italia centrale e hanno ucciso centinaia di nostri concittadini, le tragedie in mare, la povertà nelle nostre strade, il disagio sociale di tanti: tutte situazioni che fanno riflettere sulle sfide quotidiane che dobbiamo e dovremo affrontare.

L’intervista al Presidente CRI Francesco Rocca: “Ieri, oggi e domani, Croce Rossa sarà sempre al servizio delle persone”

Dall’impegno nei luoghi colpiti dal terremoto alle attività in favore delle persone migranti, dalla nuova dimensione dell’Associazione alle sfide future. Così il Presidente della CRI, Francesco Rocca, in un’articolata intervista al Corriere dell’Umbria e Corriere di Viterbo, traccia il bilancio 2016 della Croce Rossa Italiana.
“La Croce Rossa nasce per ascoltare i bisogni della gente – ha dichiarato Rocca – e per essere al servizio delle persone. E pur aprendosi alla modernità non deve mai tradire lo spirito originario”.