Giornata contro la violenza sulle donne, Paola Fioroni (CRI): “Più facile credere a una fake news che agli abusi reali tra le mura domestiche”

“La violenza, e in particolare la violenza di genere, trova terreno fertile nell’ignoranza e in modelli di pensiero devianti”. La dichiarazione di Paola Fioroni, consigliere nazionale della Croce Rossa Italiana, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, celebrata in tutto il mondo il 25 Novembre. 

Dallo spazio il videomessaggio di Paolo Nespoli dedicato alla Croce Rossa: “Voi, ovunque e per chiunque”

“L’essere umano è sempre stato attratto dalle distanze”. Inizia così il videomessaggio che Paolo Nespoli, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) protagonista della missione VITA dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha dedicato agli oltre 160mila volontari della Croce Rossa Italiana e ai 17milioni di appartenenti alle 190 Società Nazionali della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Il dramma crescente delle persone in fuga dal Myanmar

La fuga dal Myanmar della popolazione di etnia Rohingya, minoranza musulmana, è iniziata ad agosto ed è ancora in corso.

Sono oltre 400mila, secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, i profughi partiti dalla regione di Rakhine, nello stato birmano, con l’obiettivo di oltrepassare il confine con il Bangladesh.

Violenza sulle donne, Rocca (CRI): “Tendenza di una gravità inaudita. Le organizzazioni umanitarie riflettano su come rafforzare la parità di genere”

Bisogna sradicare nettamente qualunque forma di maschilismo e discriminazione. Rappresento la Croce Rossa Italiana, un’Associazione che, primo tra i suoi princìpi, ha quello dell’Umanità, ossia si adopera per prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze, far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute. Senza alcuna distinzione di genere.

Le violenze psicologiche e fisiche coinvolgono più di un terzo delle donne di tutto il mondo. Una su tre è una statistica agghiacciante. Eppure è quanto emerge dal più recente studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Ciascun settore della società deve impegnarsi per eliminare ogni forma di tolleranza verso questo “morbo” e per aiutare le donne che ne sono state vittime.