Croce Rossa Italiana > Cosa facciamo > Preparazione e risposta ai disastri > News Preparazione e risposta ai disastri
Emergenza Sisma Abruzzo
La mattina del 6 aprile 2009, avvertita la scossa di terremoto, conl'attivazione spontanea di tutta la popolazione abruzzese, la C.R.I.è intervenuta in prima linea a sostegno delle vittime del sisma,attraverso il personale delle sedi di Croce Rossa locale, grazieall'organizzazione territoriale del sistema di risposta all'emergenzatipico dell'Associazione...
Emergenza Pakistan 2010
Il 9 agosto 2011, nel sud del Pakistan, si è abbattuto un monsone che ha colpito in particolare la provincia del Sindh. Nei primi giorni di settembre, forti piogge diffuse hanno raggiunto anche Karachi, il sud del Punjab e le parti orientali del Baluchistan, causando inondazioni nel Sindh, a Khan, nel Punjab meridionale e in diverse località del Baluchistan; inoltre,…
Resoconto attività di emergenza – Emergenza Giappone 2012
L'11 marzo 2011 alle 14.46 ora locale un terremoto di magnitudo 9.0 ha colpito il Giappone con epicentro al largo della costa orientale di Honshu, l'isola principale, provocando più di 20.000 vittime tra morti e dispersi.
Resoconto attività di emergenza – Emergenza Cile
La C.R.I. sta operando insieme alla Federazione della Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, appoggiando la consorella cilena che sta facendo attività di ricerca e soccorso delle persone intrappolate sotto le macerie e di interventi di assistenza e ricostruzione.
Emergenza Migranti – Crisi Maghreb
In Sicilia a Lampedusa la Croce Rossa Italiana (come ci comunica costantemente la Sala Operativa Nazionale CRI coordinata da Roberto Antonini) è presente con 15 volontari e operatori tra medici, infermieri, logisti, soccorritori con 6 mezzi a disposizione. La CRI garantisce h24 soccorso durante le operazioni di sbarco e assistenza sanitaria presso il Posto Medico Avanzato (PMA) allestito al molo…
Missione Iraq
Il progetto di intervento, finalizzato ad individuare una serie di azioni tendenti a fronteggiare la situazione post bellica esistente in Iraq, in considerazione del fatto che la conclusione della prima fase del conflitto aveva comportato una reale e completa disintegrazione del sistema sanitario locale è stato articolato in due fasi distinte