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Emergenza Cile

Il contesto

Il Cile è un paese situato nell’estremo sud-ovest del continente americano che si estende su un lungo e stretto lembo di terra tra l’Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande. Confina a nord con il Perù, ad est con la Bolivia e l’Argentina e a sud con lo stretto di Drake. La superficie totale del paese è 755.838,7 km², comprensiva di territori insulari nell’Oceano Pacifico, come le Isole Juan Fernández, Sala y Gómez, Isole Desventuradas e l’Isola di Pasqua (situata in Polinesia). Il Cile è situato in un’area ad  elevato rischio sismico a causa dei movimenti delle placche tettoniche e dai successivi movimenti di assestamento e di erosione – dai quali ebbe origine la cordigliera delle Ande.

 

La situazione

cartina Cile
Photo: en.wikipedi.org – 2010_Chile_earthquake_epicenter.png

Il 27 febbraio 2010, alle ore 3:34 locali, al largo della costa del Maule una forte scossa di terremoto – di magnitudo di 8,8 Mw e con una durata di circa tre minuti – ha colpito gran parte del territorio cileno tra Copiapò e Puerto Montt. È stato il più forte terremoto del Cile dal 1960 (9,5 Mw, il più forte mai registrato), e il più forte al mondo dal Maremoto dell’Oceano Indiano del 2004. Per avere un’idea, l’energia liberata durante il disastro è stata 180 volte maggiore di quella sprigionata durante il terremoto di Haiti un mese prima. Fonti scientifiche hanno appurato che il terremoto è stato così potente da spostare l’asse di rotazione terrestre di 2,7 millisecondi di arco con la conseguente riduzione permanente della durata delle giornate. Le città più colpite sono state Talcahuano, Arauco, Lota, Chiguayante, Cañete e San Antonio.Le vittime accertate sono 525, oltre due milioni le persone colpite dal sisma nella zona di Gran Concepciòn, oltre ad altre 5 città con più di 100.000 abitanti, 45 località con più di 5.000 abitanti e a più di 900 comunità rurali e costiere. Nei giorni successivi al terremoto e allo tsunami (che ha successivamente colpito le zone costiere del Cile) sono state registrate dai sismografi oltre 200 scosse di assestamento di potenza superiore al 5° grado della Scala Richter.

 

La gestione dell'emergenza

Un edificio squarciato dal sisma
Photo: en.wikipedi.org – Building destroyed in Concepción.

La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa si è subito mobilitata in favore della Croce Rossa Cilena predisponendo 300.000 franchi svizzeri (pari a 248.015,37 euro), provenienti dal Fondi di Emergenza di Soccorso ai Disastri (DREF), per supportarla nelle prime fasi delle operazioni e aiutare, nell’immediato, circa 3.000 famiglie. Il primo appello di emergenza (Preliminary Emergency Appeal n° MDRCL006)  è del 2 marzo 2010 per 7 milioni di franchi svizzeri (CHF); l’obiettivo era di aiutare la Croce Rossa Cilena nel portare assistenza a 15.000 famiglie (75.000 persone) per un periodo di 6 mesi. Dal primo appello ne sono seguiti altri due: il primo a marzo 2010 (Emergency Appeal n° MDRCL006 – 10 marzo 2010) per chiedere beni di prima necessità, case prefabbricate/tende per 10.000 famiglie (50.000 persone), kit curativi ed igienici per 90.000 persone e servizi sanitari e acqua per più di 10.000 famiglie ed il secondo ad agosto 2010 (Revised Appeal n° MDRCL006 – 24 agosto 2010) che ha modificato gli obiettivi prefissati: ha esteso a 24 mesi le attività di soccorso e revisionato il badget a 14.143.016 franchi svizzeri, in linea con il Piano d’Azione della Croce Rossa Cilena;  un successivo aggiornamento dell’emergenza (Operation Update n°9 del dicembre 2010) è servito per rivedere il budget richiesto.

 

Una signora sorridente
Fonte: Cruz Roja Chilena -Terremoto Chile 2010, Memoria – A dos años del inicio de la Operación

L’ultimo appello di emergenza risale a marzo del 2011; il badget richiesto per l’emergenza ha subito una nuova modifica, ampliando a 16.075.870 franchi svizzeri (pari a 13.290.209,58 euro) la richiesta di fondi e l’estensione a 36 mesi delle attività di soccorso (Revised Appeal n°MDRCL006del 2 marzo 2011). L’emergenza avrà termine a marzo 2013 e, a giugno 2013, a tre mesi dalla chiusura delle operazioni, sarà disponibile un report finale sulle attività svolte.Dalle valutazioni fatte dal governo cileno subito dopo il sisma, si è stimato che la ricostruzione sarebbe costata circa 30.000 milioni di dollari; l’amministrazione centrale ha deciso di concentrare i propri sforzi nei centri urbani con una maggiore densità di popolazione mentre, in modo strategico e proprio a seguito di questa decisione, la Croce Rossa Cilena – insieme alla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – ha ritenuto di sostenere le piccole comunità che risultavano poco raggiungibili o che avevano una bassa densità di popolazione.

 

Rendicontazione e accountability

Alla data del 1 ottobre 2012 le donazioni ricevute dalla Croce Rossa Cilena, provenienti sia da aiuti nazionali che internazionali, ammontavano a 14.503.521CHF (pari a 11.990.320,51 euro), all’incirca il 90% dei fondi necessari richiesti.

 File in formato PDF (290.64 KB)Rendicontazione e accountability (290.64 KB)

Attività della Croce Rossa Italiana

Sin dal verificarsi del sisma, la Croce Rossa Italiana ha inviato sul posto un delegato per una valutazione dei danni e delle necessità al fine di avviare le attività di recovery e, contestualmente, ha attivato una campagna di raccolta fondi a sostegno delle attività di soccorso e di assistenza della Croce Rossa Cilena nei confronti della popolazione che, ad ottobre 2012, ha raggiunto i 27.834,95 euro.Per approfondimenti su appelli, report e aggiornamenti è possibile consultare il sito della FICR sull’emergenza Cile, il sito della Croce Rossa Cilena e il report: “Terremoto Chile 2010, Memoria – A dos años del inicio de la Operación” della Croce Rossa Cilena.Fonti: i dati sull’emergenza sono tratti dalla documentazione pubblicata dalla FICR e dalla Cruz Roja Chilena; le conversioni in euro si basano sul cambio valuta tratte dal sito InforEuro.

  

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