Appello all’Unione Europea dalle associazioni umanitarie: serve un’assistenza urgente ai più poveri

 
 

Oggi l’Europa sta affrontando un’ondata di povertà senza precedenti, esacerbata dall’epidemia di Covid-19. In tutta l’UE, milioni di persone hanno subìto una drastica riduzione del loro reddito o, addirittura, una perdita totale dello stesso. Tra questi, ci sono famiglie monoreddito, lavoratori precari, anziani e studenti, nonché lavoratori autonomi che fanno attività nel settore del turismo e del commercio.

Anche i bambini sono tra le principali vittime della crisi.

Nel corso degli ultimi mesi, le Associazioni umanitarie e le loro migliaia di volontari e staff, sono state in prima linea, portando aiuto e proseguendo con le loro attività durante l’emergenza. In questo contesto hanno dovuto gestire un forte aumento del numero di richieste di assistenza, aiutando persone che precedentemente non avevano mai richiesto aiuto.

Le esigenze sono già enormi oggi, tuttavia sono destinate ad aumentare considerevolmente nelle prossime settimane e mesi. Si parte da una crisi economica e sociale già grave per arrivare a situazioni decisamente instabili: milioni di europei potrebbero finire nell’insicurezza e nella povertà, con ogni probabilità in un processo a lungo termine. Non devono essere lasciati soli a difendere se stessi.

Il 27 maggio la Commissione Europea ha presentato le sue proposte per un piano di rilancio e per il Bilancio Europeo 2021-2027. In particolare, ha annunciato il lancio di un programma in risposta all’emergenza (REACT), che farà aumentare di molto le risorse destinate agli aiuti alimentari e materiali fino al 2022, attraverso il cosiddetto “Fund for European Aid to the Most Deprived (FEAD)”.

È più che mai necessario rafforzare quest’ultimo e aumentare la quota marginale assegnata al cibo e all’aiuto materiale nel Bilancio Europeo presentato prima della crisi.

Oggi, le nostre Associazioni fanno appello a tutte le Istituzioni, ai Capi di Stato e di Governo dell’UE seduti in Consiglio per misurare l’estrema gravità della situazione attuale e rendere la lotta alla povertà una priorità a lungo termine per l’Unione Europea, al fine di:

– Fornire un massiccio e immediato sostegno finanziario in risposta all’attuale ondata di povertà attraverso i 55 miliardi di euro assegnati al programma triennale REACT 2020-2022 e un rilancio del Piano;

– Aumentare le risorse dedicate alla lotta contro la povertà e gli aiuti alimentari nel Bilancio Europeo 2021-2027

– Sostenere le Associazioni umanitarie europee (o di solidarietà) nella loro lotta contro la povertà

L’aumento immediato delle risorse finanziarie dedicate agli aiuti materiali e alimentari potrà prevenire il fatto che milioni di persone in Europa arrivino a vivere al di sotto della soglia di povertà e siano costrette ad affrontare la fame.

13 MILIONI DI EUROPEI RICEVONO ATTUALMENTE UN AIUTO, MA LE RICHIESTE POTREBBERO ARRIVARE A 87 MILIONI

MATERIALI E AIUTI ALIMENTARI FINANZIATI DALL’UNIONE EUROPEA

Per molti anni, le Associazioni umanitarie hanno aiutato milioni di persone in tutta Europa che soffrivano a causa della povertà e dell’esclusione sociale. Le azioni che intraprendono li abilitano a fornire a quelle persone i mezzi per mangiare, spesso anche a lungo termine. Fanno molto più, anzi, oltre a fornire aiuti alimentari, garantendo miglioramenti negli standard di vita, di salute e del godimento dei diritti di accesso all’alloggio, all’istruzione, alla cultura, alle vacanze, alle attività ricreative e allo sport.

L’aiuto alimentare per i più poveri ha attualmente un budget di 500 milioni all’anno, vale a dire lo 0,37% del Bilancio Europeo. Garantisce cibo e supporto materiale a 13 milioni di europei, una somma importante, strumento europeo essenziale che ha dimostrato la sua efficacia durante questa crisi.

Includendoli nel FSE + del 2021, tali fondi devono essere incrementati per il Bilancio europeo 2021-2027.

 
 
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