I Giovani della Croce Rossa e gli Scout CNGEI insieme per un viaggio studio a Ginevra

Il Museo della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa di Ginevra
Il Museo della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa di Ginevra

Partiranno domani, sabato 31 ottobre, per Ginevra 60 ragazzi e ragazze appartenenti alla Croce Rossa e agli Scout del Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani, sezione di Bolzano. Il viaggio-studio, organizzato dal Gruppo Pionieri della CRI (i Giovani della Croce Rossa) di Bolzano, rientra tra le attività che vengono regolarmente svolte per educare i giovani alla pace, alla convivenza democratica e alla conoscenza del Diritto Internazionale Umanitario. In pratica, si vuole portare chi si sta formando nel mondo del volontariato, direttamente nella capitale delle organizzazioni umanitarie, a Ginevra, nella quale, nel 1863 fu fondata la Croce Rossa e dove fu firmata la Convenzione di Ginevra, il primo trattato nella storia dell’umanità concepito per proteggere le persone dagli esiti di un conflitto armato. Il programma prevede la visita del Museo Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, un raro esempio di esposizione multimediale, concepito secondo i più moderni dettami della divulgazione, nel quale si può ripercorrere la storia dell’umanità, attraverso i conflitti e le grandi catastrofi che hanno coinvolto il nostro pianeta. Successivamente, si visiterà il centro storico della città, ripercorrendo i passi di Henry Dunant, il celebre ginevrino che per primo ebbe la cosiddetta “Idea della Croce Rossa” e che fu il primo premio Nobel per la pace in assoluto. Saranno anche visitati il palazzo delle Nazioni Unite, sede europea dell’ONU, all’interno della quale si svolgono importanti riunioni al vertice e vengono firmati accordi di cooperazione e trattati di pace, e la sede del Comitato Internazionale della Croce Rossa, l’organizzazione umanitaria imparziale e neutrale il cui scopo principale è quello di assistere le persone coinvolte dai conflitti armati.Durante i quattro giorni del viaggio-studio, i giovani partecipanti saranno alloggiati all’interno di un rifugio antiatomico collettivo della città; una sistemazione alquanto singolare, in una struttura concepita per la guerra, ma utilizzata in tempo di pace. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo concesso dal Servizio Giovani della Provincia Autonoma di Bolzano, da sempre attento all’attività di formazione nel campo dei diritti umani. 

 

Erwin Kob

Categorie: GiovaniNews

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