Corno d’Africa Raccolta Fondi

A seguito della drammatica emergenza umanitaria che si sta consumando nel Corno D’Africa, la Croce Rossa Italiana ha aperto una raccolta fondi nazionale. Le risorse raccolte serviranno a finanziare le azioni di soccorso promosse dal Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.(Nella news le coordinate per donare)

Assemblea Generale ONU, Francesco Rocca: “Avevamo avvisato di quanto stava per accadere sulle rotte dei Balcani. Invece di dare una risposta umanitaria, sono stati costruiti muri e chiusi confini. Ma ogni migrante e rifugiato è prima di tutto un essere umano e i suoi diritti devono essere rispettati”.

“Avevamo avvisato di quanto stava per accadere sulle rotte dei Balcani e in Europa orientale. Invece di dare una risposta umanitaria, sono stati costruiti muri e chiusi confini. E’ stata data priorità alla cosiddetta sicurezza alle frontiere piuttosto che all’obbligo di proteggere e aiutare chi aveva bisogno”. Così Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nel corso del suo intervento il 30 settembre, al summit sulle migrazioni “Strenghtening cooperation on migration and refugee movements in the perspective of the development agenda”, tenutosi a New York nell’ambito della 70esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite e presieduto dal Segretario Generale ONU Ban Ki-Moon.

Nepal: Croce Rossa operativa nelle zone colpite dal terremoto

La Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC) sta operando per rispondere all’emergenza in Nepal in seguito al terremoto di magnitudo 7,9 che ha colpito il paese il 25 aprile scorso. Al momento sono più di duemila i morti, migliaia i feriti e molti edifici sono crollati nella capitale di Kathmandu.
Proseguono le operazioni di ricerca e soccorso da parte della Croce Rossa. Gli ospedali della capitale, pur continuando a funzionare, sono al limite. Nuove scosse si sono registrate anche nelle ultime ore, aumentando il rischio di ulteriori crolli con un conseguente accrescimento del clima di paura tra la popolazione locale. 

Conclusa la missione CRI in Iraq. Un aiuto concreto per ridare dignità a migliaia di sfollati

Centomila pasti distribuiti in quasi due mesi. La missione umanitaria della Croce Rossa Italiana nel Kurdistan iracheno si è conclusa, dopo aver incontrato migliaia di sfollati a Simel, a tre ore circa da Herbil. Una missione partita nelle prime settimane di settembre quando le scuole, i palazzi in costruzione e i campi profughi di Khanke hanno ospitato migliaia di sfollati scappati dal nord dell’Iraq. La Cri è partita con un team di 28 persone tra operatori e volontari, esperti in logistica e in cucina che si sono adoperati ogni giorno per cercare di raggiungere ogni angolo di quello sfortunato pezzetto di terra. “Perché- come ha detto il Presidente Francesco Rocca- non potevamo tirarci indietro rispetto alle responsabilità morali che sentiamo verso un conflitto che sta facendo molte vittime e provoca tanta violenza senza senso”.