CRI risponde a imprecisioni pubblicate nei giorni scorsi sulla ricostruzione di Haiti

Haiti terremoto

Un’inchiesta dell’associazione no profit ProPublica/NPR sulla ricostruzione di Haiti a seguito del disastroso terremoto del 2010, è stata ripresa nei giorni scorsi da alcuni organi di stampa italiana con alcune imprecisioni. A seguito di ciò la CRI ha inoltrato un testo di precisazione che di seguito riportiamo.“La CRI, facente parte del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa specifica che nel pezzo originale pubblicato da ProPublica/NPR ci si riferisce al lavoro fatto dalla Croce Rossa Americana e non dal Comitato Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (CICR, più semplicemente definito in Italia Croce Rossa Internazionale) come erroneamente riportato. Un chiarimento che si ritiene essenziale in quanto il CICR , istituzione di carattere umanitario, caratterizzata dall’imparzialità, neutralità e indipendenza, si occupa di proteggere e assistere le vittime dei conflitti armati internazionali, dei disordini e della violenza interna. Il CICR è custode delle Convenzioni di Ginevra e promuove il diritto internazionale umanitario. È nostro interesse dunque preservare la rispettabilità e l’affidabilità di un’istituzione impegnata da 150 anni nel salvare vite umane.

  Villaggio Haiti

Non è compito del Comitato Internazionale condurre le operazioni di soccorso e ricostruzione nei casi di catastrofe naturale su cui invece lavorano le Società Nazionali e la Federazione Internazionale, spesso grazie alla fondamentale generosità dei donatori. Per questo motivo è nostra premura diffondere anche la posizione della Croce Rossa Americana che, a seguito dell’articolo di ProPublica/NPR, ha immediatamente spiegato la realtà dei fatti. In particolare con i fondi raccolti all’indomani del devastante terremoto che ha colpito la comunità di Haiti, la Croce Rossa Americana ha costruito 8 ospedali e ha bloccato la diffusione di una mortale epidemia di colera. Ha provveduto alla sanificazione dell’acqua e fatto sì che più di 100mila persone potessero trasferirsi dalla tende a sistemazioni più sicure. Alcuni problemi relativi alla mancanza dei terreni per la costruzione di nuove case e il cambio di Governo hanno costretto la Croce Rossa Americana a cambiare il progetto iniziale utilizzando, ad esempio, strutture esistenti che sono state ristrutturate e messe in sicurezza, costruendo nuove scuole, strade e provvedendo alla distribuzione di acqua.  Per queste ragioni la Croce Rossa Americana si definisce contrariata dalla mancanza di oggettività e accuratezza dell’inchiesta pubblicata da ProPublica/NPR soprattutto perché in quell’articolo viene mistificata la realtà dei fatti. Per capire bene cosa è stato fatto e sentire direttamente il parere di chi è stato aiutato, la Croce Rossa Americana invita a visitare il sito http://www.redcross.org/news/article/The-Real-Story-of-the-6-Homes-Answering-Questions-about-Haiti per rispondere direttamente alle numerose inesattezze pubblicate da ProPublica/NPR coverage.È doveroso infine ricordare anche l’impegno della Croce Rossa Italiana che, grazie alle donazioni, è riuscita a mettere in piedi uno dei più grandi e importanti progetti di cooperazione internazionale con la costruzione, attraverso maestranze locali, del ‘Village Haitien Solferino’, un insediamento urbano di 53 case per altrettante famiglie rimaste senza un tetto dopo il catastrofico terremoto del gennaio 2010.  La Croce Rossa Italiana inoltre, in collaborazione con la Consorella haitiana, ha finanziato diverse attività che generano reddito per la popolazione, come l’apertura di un panificio e di un pastificio a Croix de Bouquet, svolgendo anche corsi di formazione per i lavoratori locali. Il nuovo villaggio rappresenta un esempio concreto di ricostruzione post – terremoto, realizzato secondo criteri antisismici e fornito di servizi igienici. Un intervento possibile grazie al lavoro di una delegazione permanente, che ha seguito una serie di attività messe in campo subito dopo il terremoto; tra queste il Programma di ‘Riabilitazione Haiti’, attualmente completato, con il quale si è portato sostegno diretto attraverso la fornitura di alloggi, servizi e la potabilizzazione dell’acqua e l’intervento socio sanitario per famiglie in Italia, che ha visto il trasferimento da Haiti a Roma dei nuclei familiari, l’accoglienza in Italia, l’assistenza sociale e sanitaria e infine il reinserimento sull’isola”.

  

              

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