IFRC

Iraq, operativa la missione umanitaria della CRI. Iniziata oggi a Sumel la distribuzione degli aiuti per migliaia di sfollati

“Questa missione umanitaria rappresenta per tutti noi una grande gioia ed emozione, soprattutto dopo aver visto e toccato con mano quanta sofferenza c’è tra le numerose famiglie costrette ad abbandonare tutto. Ieri durante un sopralluogo in un campo dove da oggi iniziamo a distribuire i pasti, siamo stati circondati da persone, in particolare da bambini, che non riuscivano a credere che finalmente qualcuno avrebbe dato loro qualcosa da mangiare, un pasto completo con riso e verdure, almeno una volta al giorno, visto che erano abituati ad avere solo un po’ di pane ogni 3-4 giorni. Il volto dei bambini illuminato di gioia con il loro sorriso felice ha riempito il nostro cuore di una grande e indescrivibile emozione”. Con queste parole uno dei team leader della Croce Rossa Italiana, Emergency Manager Rocco Cosentino, ha descritto l’inizio vero e proprio dell’intervento umanitario della Croce Rossa Italiana a Sumel, nei pressi di Dohuk, nel Kurdistan iracheno, per assistere e sostenere migliaia di sfollati, ai quali la CRI fornirà fino a 10mila pasti al giorno e acqua potabile.

A Gaza serve speranza. L’intervento di Francesco Rocca su Huffingtonpost.it

Il Presidente Nazionale della CRI e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, dal suo blog su Huffingtonpost.it rinnova l’appello alla comunità internazionale per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione di Gaza. Rocca, dopo essersi recato in visita nella Striscia alla fine di agosto, ha partecipato anche alla riunione di emergenza sulla crisi di Gaza organizzata dalla Mezzaluna Rossa Palestinese dal 16 al 18 settembre, con i rappresentanti FICR, CICR e partner delle Società Nazionali, durante la quale è stata chiesta alla comunità internazionale un’azione immediata e soluzioni sostenibili per rispondere ai bisogni urgenti.

Migranti. Presentato in Sicilia il piano di contingenza sanitario regionale. Rocca: “Gli sbarchi non sono un’emergenza. Occorre lavorare per l’integrazione”

“Gli sbarchi oggi non sono più un’emergenza, ma una costante. La comunità internazionale non ha dato mai risposte certe, ma oggi si vuole arrivare a dare una risposta strutturata”. Lo ha detto il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca, intervenuto oggi a Palermo alla presentazione del piano di contingenza sanitario della Regione Sicilia per i migranti.

Iraq, la missione umanitaria della Croce Rossa Italiana. L’incontro con i profughi

“Siamo dovuti scappare quando abbiamo capito che avrebbero tagliato le teste anche ai nostri bambini”. Parole forti e agghiaccianti, quelle proferite dalle migliaia di donne accampate nelle scuole di Sumel, nel Kurdistan iracheno dove da ieri un team specializzato di Croce Rossa Italiana sta fornendo il pasto giornaliero. Il Governo locale ha infatti messo a disposizione scuole e campi per i tanti profughi fuggiti dalle proprie case. Ma ci sono anche i palazzi in costruzione, occupati ora da migliaia di sfollati. “La maggior parte di loro viene da Sinjar, nel nord dell’Iraq, dove si sono concentrati gli attacchi ad agosto scorso. Ora in questo distretto sono ospitate circa 160mila persone”. Lo spiega Ignazio Schintu, team leader della missione umanitaria, messa in piedi dalla Croce Rossa Italiana per garantire fino a diecimila pasti al giorno.

Catastrofi e disastri, con Croce Rossa ed ECHO un mese di storie di resilienza da tutto il mondo. E’ on line il Disaster Resilience Journal

Dal 22 settembre, per 42 giorni, al fine di migliorare il divario tra impreparazione della popolazione e capacità di risposta alle emergenze, la Croce Rossa Italiana, in collaborazione con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), insieme con altre 12 Società Nazionali di Croce Rossa di tutta Europa e la Commissione Europea per gli aiuti umanitari e la protezione civile (ECHO) hanno dato vita al “Disaster Resilience Journal”. Si tratta di un portale che mostrerà come individui, comunità e paesi da tutto il mondo stanno aumentando la loro capacità di resilienza (termine derivato dalla fisica che descrive l’elasticità o capacità di un materiale di tornare alla sua forma originale dopo essere stato sottoposto a una sollecitazione esterna) in un panorama di cambiamenti climatici, sociali economici e culturali.