Migranti. Presentato in Sicilia il piano di contingenza sanitario regionale. Rocca: “Gli sbarchi non sono un’emergenza. Occorre lavorare per l’integrazione”

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@CRI Sicilia

“Gli sbarchi oggi non sono più un’emergenza, ma una costante. La comunità internazionale non ha dato mai risposte certe, ma oggi si vuole arrivare a dare una risposta strutturata”. Lo ha detto il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca, intervenuto oggi a Palermo alla presentazione del piano di contingenza sanitario della Regione Sicilia per i migranti. Il piano, presentato presso la Sala Gialla dell’Assemblea Regionale Siciliana, a Palazzo dei Normanni, è stato stilato dall’Assessorato Regionale alla Sanità e detta le modalità operative per il coordinamento degli aspetti di salute pubblica in Sicilia, descrivendo l’insieme delle procedure operative d’intervento sanitario da attuare nel caso si verifichi uno sbarco di migranti lungo le coste siciliane. Il Piano, che sarà attuato con decreto assessoriale, entrerà in vigore il prossimo 3 ottobre.All’evento erano presenti il Presidente dell’Assemblea Regionale Sicilia  Giovanni Ardizzone, l’Assessore Regionale alla Salute Lucia Borsellino, il Direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo Antonio Candela, il rappresentante del Regional Office for Europe dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Santino Severoni, il fondatore di Emergency Gino Strada.Francesco Rocca è intervenuto sul tema “Accoglienza, protezione e tutela dei migranti: l’impegno della CRI”. “Occorre maggiore conoscenza della realtà migratoria – ha detto il Presidente della CRI – e mi stupisco quando sento qualcuno dire ‘aiutiamoli a casa loro’, laddove spesso accade che a casa di queste persone non ci sia più nulla perché tutto è stato bombardato. E’, invece, importante creare un meccanismo per sapere cosa fare e come agire nei momenti del primo soccorso, ma in particolare nella post accoglienza. E’ qui che c’è la necessità di una maggiore comprensione, di capire bene chi è il migrante per fare in modo che vi sia la migliore integrazione possibile”.

  

  

              

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