Una esperienza che ha accumunato molti volontari C.R.I. in tutta Italia da Nord a Sud, durante l’Emergenza neve dello scorso febbraio, ma che è quotidianità di inclusione, nell’opera dei gruppi SASfID C.R.I.. Uno spaccato di vita e volontariato, visti attraverso gli occhi di una Sorella che vi ha preso parte.
Notte del 3 febbraio. Il pulmino slittava un po’, scivolando su strade bianche. Una città diversa. Una città spopolata, silenziosa: Roma sotto la neve. Avevamo appena finito di montare i letti – 50 – nella prestigiosa Sala Palasciano di via Toscana e stavamo percorrendo le strade della città facendoci largo in mezzo ad abbondanti e fitti fiocchi di neve. In missione per recuperare persone senza casa e offrire loro un posto caldo dove ripararsi dal freddo, dove dormire, al sicuro. Tra quei fiocchi, l’emblema di Croce Rossa significava l’offerta di rifugio, per alcuni – i più deboli – salvezza.