Il treno dell'Eroe:la partecipazione delle Infermiere Volontarie alla rievocazione

Immagine di uno dei vagoni del treno rievocativo
Una immagine dall’esterno, dei vagoni del treno rievocativo

Nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anno dell’unità d’Italia, il Ministero della Difesa ha voluto rievocare il percorso che nel 1921 accompagnò il feretro del Milite Ignoto da Acquileia (Udine) fino a Roma  all’interno del Vittoriano ove il corpo fu, a memoria perenne, tumulato. A sceglierlo fu  Maria Bargamas, una delle tante madri, che avevano perso il figlio al fronte senza possibilità di riceverne le spoglie, perché rimaste non identificate; la donna si trovò di fronte a undici feretri di giovani soldati dall’identità ignota. Li guardò e improvvisamente davanti  a uno di essi, iniziò a chiamare il figlio per nome.  “La donna aveva convinto il figlio – racconta il Colonnello dei Carabinieri Antonio Frassinetto – ad abbandonare l’esercito austriaco nel quale combatteva, per unirsi agli italiani”.

  

La teca contente la bandiera avvolgeva il feretro del milite ignoto
La teca contente la bandiera che avvolgeva il feretro del milite ignoto

Così come allora il treno rievocativo, battezzato per l’occasione  “Il Treno dell’Eroe”, è partito il 28 ottobre dal primo binario della stazione di Cervignano (Udine) e dopo aver sostato in una mostra itinerante nelle città di Aquileia, Udine, Treviso, Venezia, Padova,Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato,Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto giungerà nella capitale il 2 di Novembre dove saranno a rendergli onore il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Molte altre cittadine sono state attraversate dal passaggio del Treno, e una folla acclamante lo ha saluto con entusiasmo. Il convoglio è composto da quattro vagoni tre dei quali sono allestiti come mostra di documenti storici e filmati d’epoca, e uno è la riproduzione fedele del vagone che portò la bara, con il cannone, il braciere e la teca con la bandiera originale.

  

Schieramento delle Infermiere Volontarie
Schieramento delle Infermiere Volontarie a fianco del simulacro, costituito da una bandiera storica

Ad ogni stazione dove il treno si è fermato, le massime autorità cittadine hanno presieduto l’arrivo e le bande musicali hanno intonato le note della Canzone del Piave. Non potevano mancare l’appuntamento delegazioni di  Infermiere Volontarie che  si sono schierate all’arrivo del convoglio pronte a rendere omaggio al Milite Ignoto: proprio le Crocerossine che sono da sempre al fianco dei nostri soldati operando con loro e in mezzo a loro con umiltà, abnegazione, professionalità e spirito di sacrificio da sempre apprezzate peculiarità di questo glorioso corpo. Salendo sui vagoni rievocativi, si scorgono tra le  foto che tappezzano le pareti, anche immagini di Sorelle intente a curare e lenire le sofferenze fisiche e morali di giovani al fronte, accudendoli ad uno con amore e generosità. Immagini toccanti, conservate nella memoria di molti reduci, ma che lasciano un segno anche nei numerosi visitatori. Passando fra la folla festante, non manca occasione che qualche Infermiera Volontaria venga avvicinata con la richiesta di una foto ricordo o solo per ringraziarla dell’opera che quotidianamente e silenziosamente svolge all’interno della società e all’interno delle Forze Armate.

       

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