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News Notizie dal territorio
“Migranti: dallo sbarco all’accoglienza, i numeri e le storie della CRI nel 2015”
Sono più di 130mila le persone migranti assistite nei porti italiani da più di tremila tra personale e volontari della Croce Rossa Italiana. Augusta, sulla costa siciliana orientale, con ventimila arrivi da gennaio scorso è il principale punto di approdo, seguita da Reggio Calabria con quasi 16mila arrivi. Giugno, il mese dell’anno in cui si sono registrati più sbarchi.
Sono i dati che emergono da un Map Journal, presentato oggi alla conferenza stampa “Dallo sbarco all’accoglienza: i numeri e le storie della CRI nel 2015”, negli spazi adiacenti lo stand CRI di Expo a Milano. Si tratta di un’applicazione web basata sul servizio di mappe in Cloud che la Croce Rossa Italiana ha realizzato insieme con Esri Italia, l’azienda leader in Italia per lo sviluppo di sistemi GIS (Geographic Information System).
“Abbiamo deciso di raccogliere e mettere su mappa tutti quei dati che quotidianamente raccogliamo con le nostre attività in modo da poter migliorare la nostra capacità di risposta e fare analisi e previsioni sul lungo periodo”. Così ha dichiarato il Presidente della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Francesco Rocca.
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A Gorizia da oggi partono i corsi per nuovi volontari di CRI
A Gorizia da oggi partono i corsi per nuovi volontari di CRI
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Mano nella mano verso un posto sicuro. Un papà siriano e i suoi bimbi in fuga dalla guerra hanno proseguito il loro viaggio insieme grazie al team RFL di Catania
RFL al porto per aiutare le famiglie migranti a restare unite
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Medio Oriente, “Gli attacchi contro i civili devono cessare”: preoccupazione del Comitato Internazionale sul deterioramento della situazione in Israele e nei territori palestinesi occupati
Proseguono le forti tensioni in Medio Oriente, dove non si ferma nemmeno la violenza degli attacchi nei confronti degli operatori umanitari della Mezzaluna Rossa Palestinese, personale medico e ambulanze. Dal 3 ottobre la consorella palestinese ha subìto ben 136 attacchi in cui sono stati feriti 65 operatori tra paramedici e volontari, e 39 ambulanze hanno subito gravi danni. In 32 casi è stato negato ai mezzi della Mezzaluna Rossa l’accesso per raggiungere e soccorrere i palestinesi feriti. I posti di blocco e i muri di cemento disposti dagli israeliani impediscono alle squadre della Mezzaluna Rossa di prestare servizi umanitari e sanitari per malati e feriti che hanno bisogno di cure mediche nei territori occupati, compresa Gerusalemme.
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17 ottobre 2015 – Giornata Mondiale contro la Povertà Rocca (CRI): “La povertà resta un’emergenza. Sempre intenso l’impegno della Croce Rossa nel sostegno alle persone in difficoltà economica”
“La povertà in Italia resta un’emergenza. Ce lo dicono dati e cifre relative all’impegno quotidiano che la Croce Rossa, ogni giorno al fianco dei più deboli e dei più vulnerabili, svolge in sostegno alle persone in difficoltà economica, ai senza dimora, agli anziani, ai migranti. La Croce Rossa nel 2014 ha risposto a oltre 4 milioni e mezzo di richieste di aiuto, sia da parte di persone assistite continuativamente sia in modo occasionale”. Lo dichiara il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca, in occasione della Giornata Mondiale contro la Povertà.
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Per 12 anni schiavo in Mali, Salif ora è volontario a Scandicci della Croce Rossa Italiana. “Finalmente aiuto qualcuno perché lo voglio fare”
Salif è stato per 12 anni schiavo, come nel film di Steve Mc Queen tratto da un fatto vero dell’America secessionista. La sua storia, però, è figlia dei nostri giorni: anni 2000, in Mali. Salif è una di quelle tante facce che si vedono a bordo delle navi che approdano sulle nostre coste. È arrivato in un afoso pomeriggio dell’agosto 2014, dopo essere scappato dal Mali, dal Burkina Faso, dal Niger e infine anche dalla Libia. La sua unica “colpa” è stata di essere nato in un paese dove se nasci schiavo, muori in schiavitù e i segni di quella sottomissione ti restano addosso sotto forma di timbri marchiati a fuoco sulla pelle. Salif è sbarcato in Sicilia con gli occhi bassi e pochi stracci addosso, ma finalmente era salvo.