A Viterbo l'incontro conclusivo della campagna nazionale promossa dal Ministero della Salute a cui ha aderito anche la Croce Rossa Italiana
Si è tenuto ieri, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia, alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, l’evento conclusivo della Campagna nazionale per la donazione di sangue e plasma “Dona vita, dona sangue”. La campagna, lanciata lo scorso giugno, è stata promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue e ha visto il coinvolgimento di partner istituzionali, associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue tra cui la Croce Rossa Italiana impegnata su tutto il territorio nazionale in attività di sensibilizzazione e raccolta. L’evento è stato organizzato dall’Università degli Studi della Tuscia che, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione, ha ricoperto una duplice veste sia come ateneo del Lazio sia come coordinatrice di turno delle Università del Lazio, considerata l’attuale carica di Presidente del CRUL (Comitato di Coordinamento delle università del Lazio) ricoperta dal Magnifico Rettore, Stefano Ubertini che, durante l’incontro, che ha dichiarato: “Le università sono il luogo ideale per la promozione della donazione del sangue e del plasma, come centri di conoscenza, di innovazione e di formazione con un impatto duraturo sulla comunità studentesca e per questo ci siamo subito sentiti emotivamente coinvolti in questa campagna. Ogni giorno ci confrontiamo con le giovani generazioni di studentesse e studenti ed è importante far acquisire loro sempre più consapevolezza di quanta solidarietà e vicinanza si possa esprimere attraverso la donazione del sangue per il benessere della collettività”.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento ha poi ribadito: “Abbiamo puntato a rafforzare la cultura della donazione in particolare tra i giovani e dall’avvio della campagna abbiamo raggiunto risultati importanti. Donare è un grande atto di generosità e altruismo che salva vite. Per questo dobbiamo continuare a investire sulle attività di comunicazione e sensibilizzazione, perché è proprio a partire dalla consapevolezza personale e collettiva che possiamo determinare cambiamenti significativi”.
A prendere la parola durante l’incontro sono stati, inoltre, Sergio Iavicoli della Direzione generale della comunicazione e dei rapporti europei e internazionali del Ministero della Salute e Vincenzo De Angelis, Direttore del Centro Nazionale Sangue che ha sottolineato: “L’importanza di questa campagna si riflette nel prestigio degli enti che hanno collaborato alla sua realizzazione. L’apporto del mondo delle Università è forse il più importante e delicato. Perché, se non sarà posto un freno al mancato ricambio generazionale della popolazione dei donatori presto potrà venire meno quell’autosufficienza di sangue. L’unico modo per intervenire sul problema è coinvolgere sempre di più le fasce di popolazione più giovani nella cultura della donazione”
Nel corso dell’evento altri interventi hanno, poi, arricchito il dialogo e il confronto sugli obiettivi della campagna tra cui quello della Rettrice di Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, e di Luigi Ottavio Mechelli, Presidente Associazione provinciale AVIS Viterbo. L’evento si è concluso, infine, con la testimonianza di un donatore di sangue e la presentazione, da parte di JurJi Filieri, docente Unitus e Coordinatore del Centro di Ateneo per la Multimedialità (CAM), delle studentesse e degli studenti vincitori della challenge lanciata nell’ambito della campagna con l’obiettivo di realizzare prodotti digitali, destinati alla radio, al web e alla stampa tradizionale.
Alla campagna nazionale del Ministero della Salute hanno aderito: il Centro Nazionale Sangue, l’ANCI – Associazione nazionale comuni d’Italia (ANCI), l’Università Sapienza di Roma, l’Università degli Studi della Tuscia, Fnomceo, l’Ispettorato Generale della Sanità Militare, Avis, Croce Rossa Italiana, Fidas, Fratres e Donatori Nati.