IFRC

OMS: “Invecchiare è un privilegio e una meta della società”

Foto del workshop Active ageing: a global challenge
Si discute sui fattori positivi e negativi delle attività che si svolgono nelle case di riposo con gli anziani.

“Cos’è l’analisi della realtà?” E’ con questa domanda di Michela Fornelli del gruppo di Torino, che è iniziato il workshop “Active Ageing: A global Challange”. Analizzare la realtà significa tener conto dei bisogni degli individui allo scopo di pianificare adeguatamente l’attività. Molto significativo è il messaggio invitato dall’OMS: ” Invecchiare è un privilegio e una meta della società. E’ anche una sfida che ha un impatto su tutti gli aspetti della società del XXI secolo”. L’Italia per stile di vita e per calo delle nascite è uno dei paesi più vecchi al mondo. A seguito di quest’aumento della popolazione anziana risulta alle volte necessario il ricorso a strutture di ricovero dove i Giovani della Croce Rossa possono svolgere attività di animazione o ricreative come l’ortoterapia (la terapia con l’uso della coltivazione della terra). Non sempre tuttavia gli ospiti sono totalmente indipendenti; in queste situazioni è necessario essere complementari con una serie di attività che non vadano ad accentuare il trauma e i fattori negativi già presenti legati alla perdita di autonomia. Un’esperienza di questa vision è stata portata dall’Ispettore Provinciale Pionieri C.R.I. di Asti, Giada Zamengo, che ha presentato il progetto in convenzione Co.Ge.Sa (consorzio gestione socio assistenziale), rivolto ai minori, ai diversamente abili e agli anziani. Il comitato provinciale di Asti si occupa attraverso questo progetto di offrire un servizio domiciliare settimanale oppure quindicinale grazie ai pionieri dei Comitati locali.Occorre quindi sconvolgere questa situazione e pianificare un intervento ponendo degli obiettivi: – provocare un cambiamento positivo nella qualità della vita degli utenti a cui ci rivolgiamo, nella comunità in cui sono inseriti nella società; – configurare le nostre strategie come una risposta concreta a necessità e disagi individuati in sede di una scrupolosa analisi della realtà e degli elementi di vulnerabilità e dei bisogni non soddisfatti; – prevedere anche contributi relativi alla prevenzione dell’aggravarsi delle condizioni di una vulnerabilità e sensibilizzazione rispetto alle tematiche correlate.

  

Federica ParoniFoto di Andi Cuci

 File in formato PDF (120.25 KB)Cronoprogramma “Active ageing: a global challenge” (120.25 KB).File in formato PDF (215.11 KB)SL 5 – An ageing population (215.11 KB).File in formato PDF (381.5 KB)SL 5 – Case history (381.5 KB)File in formato PDF (212.49 KB)Riepilogo workshop “Active ageing: a global challenge” (212.49 KB).

Categorie: GiovaniNews

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