Si chiuderà con lo Scudo Blu all’Accademia Carrara di Bergamo il progetto “Uno Scudo per la cultura”, ma il lavoro di monitoraggio e apposizione dello Scudo Blu proseguirà con il passaggio di consegne da Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia e Comitato di Bergamo al Comitato di Pesaro, nell’anno di Capitale Italiana della Cultura 2024

Un bene custode di opere d’arte di immenso valore che offrono un viaggio di cinque secoli attraverso la storia dell’arte italiana, dal Rinascimento all’Ottocento, tra capolavori e collezionismo. Ma anche un motore di cultura per il territorio, per la sua capacità di promuovere attività che mantengono vivi la conoscenza e l’interesse verso l’arte e la cultura.

Per questi motivi l’Accademia Carrara di Bergamo è stata individuata tra i beni destinatari di Scudo Blu, emblema internazionale di protezione dei beni culturali dai conflitti armati, con la delibera del Comune di Bergamo su proposta dei Comitati di Bergamo e Brescia della Croce Rossa Italiana.

“I simboli dal significato potente e profondo come lo Scudo Blu, hanno capacità di raccontare e testimoniare. Così anche i musei, come la Carrara, portano in sé racconti e testimonianze di cammino e conoscenza. Difenderli e valorizzarli è un dovere perché in essi c’è la proiezione al futuro delle società, consolidata sulla conoscenza del passato”, ha dichiarato Gianpietro Bonaldi, General Manager di Fondazione Accademia Carrara.

L’apposizione dello Scudo Blu del 12 gennaio 2024 alle ore 11 chiude simbolicamente il progetto “Uno Scudo per la cultura”, promosso da Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia con il Comitato di Bergamo in occasione dell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura.

La cerimonia è stata l’occasione per fare un bilancio di tutto il percorso svolto nel 2023, grazie al contributo del Bando Capitale della Cultura 2023, emanato congiuntamente da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca, al supporto di CNA Brescia, di BCC dell’Agrobresciano ed alla partnership culturale di Canon Italia.

“Il progetto – ricorda Carolina David, presidente del Comitato di Brescia di Croce Rossa Italiana – è nato con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del Diritto Internazionale Umanitario e di riannodare i fili di una storia che era iniziata nel 1954, quando, con la Convenzione dell’Aja, gli Stati decisero che, anche in tempo di pace, era necessario avviare tutte le azioni utili a preservare i beni culturali dai rischi dei conflitti armati. In questi mesi. Quando abbiamo iniziato questo percorso, ci eravamo posti l’obiettivo di apporre lo Scudo Blu su 20 beni tra Brescia e Bergamo.  Oggi, possiamo dire che i risultati sono andati oltre le aspettative”.

In questi mesi, infatti, lo Scudo Blu è stato apposto su 21 beni, ma quelli indicati dalle delibere già approvate da 10 Comuni sono 25. Non solo: ulteriori richieste sono arrivate e continuano ad arrivare da parte di Comuni ed enti gestori che vogliono apporre lo Scudo Blu, segno che l’informazione fatta in questi mesi ha viaggiato oltre i confini di Bergamo e Brescia.

Sono stati, inoltre, centinaia gli operatori culturali, i professionisti e gli studenti coinvolti in momenti formativi su Diritto Internazionale Umanitario e Scudo Blu. A breve saranno anche pubblicati gli atti del convegno che si è tenuto il 3 novembre scorso all’Università di Bergamo, che vedranno le stampe per i tipi dell’editore Edifir di Firenze, come primo volume della nuova collana Ars in discrimine, diretta da Carlotta Coccoli (UniBs) e dedicata al tema della salvaguardia dei beni culturali minacciati da conflitti armati, catastrofi naturali, o percepiti come patrimonio dissonante, che privilegia una riflessione sulle differenti modalità di coinvolgimento del patrimonio artistico nei contesti di crisi e nei processi di peacekeeping.

“Possiamo dire di aver contribuito, insieme, a lasciare un’eredità importante nell’anno di Capitale Italiana della Cultura, che non si esaurirà con il 2023 – prosegue Maurizio Bonomi, presidente del Comitato di Bergamo di Croce Rossa Italiana -. La cerimonia all’Accademia Carrara del 12 gennaio sarà infatti l’occasione per passare idealmente il testimone al Comitato di Pesaro di Croce Rossa Italiana, che porterà avanti il progetto dedicato allo Scudo Blu nel suo anno di Capitale Italiana della Cultura”.

L’orizzonte, però, è ancora più ampio: la campagna nazionale della Croce Rossa Italiana dal titolo “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola”, in cui si inserisce “Uno Scudo per la cultura”, guarda, infatti, al 2025, anno in cui Gorizia sarà Capitale Europea della Cultura.

“L’Accademia Carrara è un caposaldo della cultura italiana. Custodisce al suo interno migliaia di opere che raccontano la storia e la tradizione artistica di secoli, dal Quattrocento ad oggi. Un tesoro inestimabile. L’apposizione dello Scudo blu a questa struttura, ci permette di ribadire ancora una volta il nostro impegno a tutelare la cultura e l’arte, da sempre elementi indelebili dell’identità di un popolo, della dignità di donne e uomini, della loro umanità. Attraverso di esso lasciamo inoltre un’eredità importante alle generazioni che verranno, ricordando loro che per valorizzare il futuro è assolutamente necessario proteggere la storia e i suoi valori”. Così Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.


Al termine della cerimonia, sarà consegnato uno Scudo blu al Presidente del Comitato della CRI di Pesaro, Antonio Brancadori. “Questo memento rappresenta un importante elemento di continuità per un progetto che ha tutte le carte in regola per essere diffuso dai Comitati su tutto il territorio nazionale, a simbolo dell’impegno della Croce Rossa Italiana a tutela della cultura e dell’identità dei popoli. Ringrazio i Presidenti dei Comitati della CRI di Bergamo e Brescia davanti ai quali rinnovo il mio di impegno, a diffondere questa iniziativa nella città di Pesaro, attraverso l’apposizione di Scudi blu a tutela del nostro patrimonio artistico e, più in generale, storico”, le parole di Brancadori.

 Tutto il percorso è documentato sul sito www.scudoperlacultura.it, dove è presente la mappa dei beni con lo Scudo Blu, che potrà essere aggiornata man mano che il simbolo internazionale sarà apposto anche in altre città. “Il sito – spiega Giordano Apostoli, presidente akòmi, agenzia di comunicazione che ha seguito il progetto in questi mesi – è stato strutturato per accompagnare il percorso intrapreso da Croce Rossa Italiana e potrà essere implementato con i beni destinatari di Scudo Blu in tutta Italia, diventando così un contenitore che l’intero Paese eredita dall’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura”.

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