Laurel Films Ltd, Laurel Geophysics, Inc, Heaven Pictures (Beijing) Culture & Media Ltd, Nico Maganzini e Rebecca Fang hanno donato congiuntamente un totale di 100mila mascherine professionali alla Croce Rossa Italiana per sostenere le attività di contenimento dell’epidemia di Coronavirus. Un’iniziativa di solidarietà che è stata resa possibile anche grazie all’intervento dell’attrice Maria Grazia Cucinotta. L’artista già testimonial negli scorsi anni di campagne per la Croce Rossa Italiana, si è mostrata ancora una volta vicina alla CRI, impegnata in prima linea nell’emergenza Covid-19.

L’emergenza COVID-19 ha rivelato il potere della solidarietà internazionale. Questo generoso contributo è un segnale importante per il nostro sistema sanitario nazionale e per il mondo del volontariato, un gesto che ci consente di continuare a ottimizzare la risposta a questa pandemia. Insieme ce la faremo!” ha commentato Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Quest’ultimo contributo segue il progetto “Go Wuhan” in cui 21.000 tute protettive sanitarie, 116.000 mascherine mediche e 500 caschi protettivi sono state consegnate a 220 ospedali a Wuhan e 15 altri comuni nella provincia di Hubei a gennaio e febbraio. L’iniziativa “Go Wuhan” è stato coordinata dai team di Laurel e dal CEO del gruppo Fang Li, affiancati dall’università Wuhan Beijing Alumni e da amici dell’industria cinematografica. Un’operazione con cui sono stati raccolti 930.000 USD.

Siamo uniti nel segno della solidarietà e nella lotta contro questo nemico comune di tutta l’umanità! Siamo in un momento storico in cui abbiamo visto addirittura il rinvio dei Giochi Olimpici.” Ha osservato Fang Li, CEO di Laurel Films, Laurel Geophysics e Laurel Technologies. “Sono insieme orgoglioso e grato nei confronti del nostro team di volontari, con il contributo di tutti siamo riusciti a fare un lavoro che sembrava impossibile da portare a compimento.”

Le iniziative legate a “Go Wuhan” hanno infatti visto un team di volontari affrontare la sfida di consegnare mascherine e altro materiale in un momento in cui la catena di approvvigionamento di articoli medici e legati all’igiene era quasi al collasso e le reti logistiche in molte città della Cina erano in difficoltà.

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