Jesolo accoglie il corso di formazione delle Nazioni Unite

 

Si chiama UN Civil-Military
Coordination Course ed è un corso promosso da

UNOCHA, Ufficio delle Nazioni
Unite per gli Affari Umanitari, per facilitare l’interazione tra attori civili

e militari nelle emergenze
umanitarie. L’iniziativa è stata presentata presso la sede municipale di Jesolo
dal sindaco Valerio Zoggia, dal rappresentante del Multinantional

CIMIC Group, Ten. Col. Marco
Giusti e dal presidente del Comitato Regionale Veneto di Croce Rossa

Italiana, Francesco Bosa.
L’appuntamento si svolgerà dal 17 al 21 marzo presso la sede

della Croce Rossa di via
Levantina, nel Lido di Jesolo, sotto la guida dei responsabili del UNOCHA con

funzioni di Ufficiali di
Coordinamento e con la presenza di Ufficiali del Multinational CIMIC Group in

qualità di facilitatori militari.

“Accogliamo entusiasti questa
iniziativa promossa dalle Nazioni Unite – dichiara il sindaco della Città di

Jesolo, Valerio Zoggia – una
delle più prestigiosi istituzioni a livello mondiale, per aver scelto la nostra

città e una cornice spettacolare
a due passi dal mare. È una opportunità che per noi si traduce in una

visibilità e un prestigio che
poche altre realtà possono vantare e di fatto dimostra che Jesolo continua ad

essere punto di riferimento e di
richiamo per eventi di carattere internazionale”.

Sostenendo lo studio dei princìpi
umanitari, il corso mira ad evitare la concorrenza, a minimizzare

le incoerenze e, laddove
possibile, a perseguire obiettivi comuni negli interventi in teatri di crisi
dove

sono presenti attori civili e
militari. Se le possibilità di interazione tra le due componenti vanno spesso

dalla convivenza alla
cooperazione, il corso punta anche a promuove il coordinamento tra le parti

come valore e responsabilità
condivisa.

“Per questa occasione – spiega il
rappresentante del Multinational CIMIC Group, Ten. Col. Marco

Giusti – siamo riusciti a mettere
in pratica quel principio di cooperazione che guida quotidianamente la

nostra azione, coinvolgendo la
città di Jesolo e la Croce Rossa per realizzare un corso di altissimo

livello. Nei prossimi giorni, la
località vedrà la presenza di personale provenienti da 3 continenti, Europa,

Africa e Asia e da 19 paesi del
mondo. Se consideriamo che di recente è stata New York la sede di un

corso simile, direi che Jesolo
può considerarsi allo stesso livello”.

“Per quella che è la peculiarità
della Croce Rossa, per la bandiera che questa realtà posta avanti

nell’ambito dei diritti umanitari
– aggiunge il presidente del Comitato Regionale Veneto di Croce

Rossa Italiana, Francesco Bosa –
sposare questa occasione promossa dall’UNOCHA è venuto

spontaneo. La struttura di Jesolo
è conosciuta per l’attività che svolge con i richiedenti asilo, ma è anche

un punto di rifermento per la formazione.
Agli amici che ci raggiungeranno in questi giorni, si uniscono

2700 volontari passati per Jesolo
e tante le realtà ospitate negli anni: un impegno che ci rende fieri”.

Appuntamenti formativi di questo
tipo, sostenuti dall’UNOCHA, sono meno di una decina e si

svolgono annualmente in diverse
nazioni del mondo. Per Jesolo, dunque, è un’opportunità unica che

conferma l’attrattiva della
località e la sua capacità di ospitare eventi ed iniziative di alto livello. Ad

arricchire questa occasione,
nell’ultima serata del 21 marzo, sarà offerto un momento conviviale,

preparato e gestito dagli studenti dell’Istituto
alberghiero Cornaro di Jesolo.

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