Vienna, alla Conferenza Europea condivisione di buone pratiche tra le Società Nazionali. Al centro dell'incontro dialogo interculturale e lotta alle tossicodipendenze
Nel terzo giorno di lavori, i partecipanti alla Conferenza Europea delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa si sono divisi nei gruppi di lavoro, rispettivamente dedicati all’invecchiamento della popolazione e a diversità e dialogo interculturale. “Rinnovare la vision per affrontare i problemi di un mondo in continuo cambiamento” è uno dei punti chiave della Strategia 2020: ciascun delegato ha potuto esporre nei workshop la propria visione, confrontarla con gli altri, approfondire la discussione e soprattutto condividere le buone pratiche e le peculiarità della Società Nazionale di provenienza. Il tema dell’inclusione e di come essere noi stessi modello di inclusione è stato il perno su cui hanno ruotato le discussioni di entrambi i gruppi di lavoro e sul quale la CRI ha condiviso la sua buona pratica. “Julius avrebbe dovuto essere qui per fare questo discorso, io parlerò in sua vece. […] Julius, che arrivò in Italia 30 anni fa per studiare all’università, divenne purtroppo un tossicodipendente e spacciatore di eroina. Fu arrestato e successivamente entrò nel centro di recupero di Villa Maraini. Oggi Julius è un volontario della Croce Rossa Italiana”. Con il racconto di Julius, drammatico ed al tempo stesso pieno di speranza, Fabio Patruno, Presidente dell’European Red Cross Red Crescent Network on HIV/AIDS and TB, ha offerto ai partecipanti alla Conferenza un interessante esempio di inclusione ed integrazione della diversità. Villa Maraini rappresenta un modello per il Movimento di Croce Rossa nel recupero e nella lotta alle tossicodipendenze, soprattutto per l’approccio umanitario, che estende la sua azione anche sugli aspetti comportamentali dei singoli beneficiari. “L’emblema di Croce Rossa, simbolo dei Principi Fondamentali, è un ‘catalizzatore di fiducia’ per le persone che sono vittime dello stigma e della discriminazione. L’Umanità e l’Imparzialità devono essere considerati quali valori aggiunti nell’intraprendere attività in settori in cui le Società Nazionali non hanno ancora conseguito un’esperienza tecnica appropriata. La Croce Rossa Italiana ha assunto un ruolo di guida nella promozione dell’approccio umanitario alle tossicodipendenze”.