Siria, CICR: richiesto un aumento nella risposta umanitaria ai bisogni

immagine
@Ibrahim Malla

Ginevra (CICR) – Più di due anni dopo l’inizio della crisi, il conflitto e le sue conseguenze nei paesi limitrofi hanno determinato una delle maggiori catastrofi umanitarie. Senza una soluzione politica in vista e un divario sempre più ampio tra le esigenze dei siriani e la risposta umanitaria sul campo, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) deve aumentare in modo significativo l’assistenza alla popolazione civile gravemente colpita dalla violenza.Il CICR ha lanciato un appello ai suoi donatori per 62,3 milioni di franchi svizzeri (circa 65,2 milioni di dollari USA o 50, 5 milioni di euro) in aggiunta ai finanziamenti per rafforzare la propria risposta fino alla fine dell’anno per le persone vulnerabili che soffrono gli effetti del conflitto armato in Siria e nei paesi limitrofi. I fondi aggiuntivi porteranno il budget totale del CICR per la Siria a 101,3 milioni di franchi svizzeri (circa 82 milioni di euro) e renderanno l’operazione dell’organizzazione in Siria tra le più grandi al mondo in termini di bilancio.”Fino ad oggi, hanno ricevuto aiutI milioni di civili in Siria e all’estero. Negli ultimi mesi abbiamo avuto un accesso migliore ad alcune delle zone più gravemente colpite del paese”, ha detto Robert Mardini, Capo delle operazioni del CICR nel Vicino e Medio Oriente, parlando in una conferenza stampa a Ginevra. “Tuttavia la risposta umanitaria complessiva alle crescenti esigenze di milioni di siriani è ancora insufficiente, ostacolata da vincoli di sicurezza e minata da eccessivi controlli burocratici e militari. Il piano per intensificare la nostra risposta è modesto se guardiamo ai bisogni, ma è ambizioso se guardiamo la realtà che ci troviamo di fronte sul campo”.  “Molte persone stanno ancora lottando solo per arrivare alla fine della giornata, soprattutto a causa dell’intensificarsi dei combattimenti e di un’economia gravemente indebolita. Nonostante i nostri ripetuti appelli alle parti in conflitto di rispettare le basilari leggi di guerra, la realtà sul campo non mostra alcun miglioramento. Centinaia di civili vengono ancora uccisi o feriti ogni giorno. Migliaia restano detenuti o dispersi. Gli attacchi alle strutture mediche e al personale continuano”, ha aggiunto Mardini. “Intere famiglie sono costantemente in movimento, cercando rifugio in luoghi più sicuri. Quattro milioni di persone sono state finora sfollate all’interno della Siria e altre 1,2 milioni hanno dovuto attraversare le frontiere nei paesi limitrofi. E questa tendenza persiste. Persone che sono rimaste in alcune città o villaggi non hanno quasi più nulla e vivono nella costante paura e angoscia”.Circa un quarto di tutti i siriani che lavorano hanno perso il lavoro dall’inizio del conflitto. La produzione agricola è in caduta libera, sia perché migliaia di agricoltori non riescono a prendersi cura delle loro terre in sicurezza sia perché non riescono ad ottenere i raccolti di cui hanno bisogno. L’inflazione è dilagante. Una recente indagine di mercato del CICR indica che i prezzi di un paniere standard di prodotti alimentari sono aumentati di oltre il 50 per cento da marzo 2011. Nelle zone assediate e nelle zone di conflitto, in particolare, una forte domanda e scarse forniture hanno fatto salire i prezzi dei beni di prima necessità, come il pane di ben il 1.000 per cento. Più in generale i prezzi del cibo, carburante e medicine sono saliti alle stelle e il potere d’acquisto dei cittadini è stato gravemente indebolito, lasciando un segmento crescente della popolazione nell’insicurezza economica. “Oggi milioni di persone vivono nella disperazione. La nostra priorità è quella di migliorare le condizioni di vita e di ripristinare i servizi pubblici essenziali, quali la fornitura di acqua potabile e la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti”, ha detto Mardini. “Insieme ai volontari della Mezzaluna Rossa Araba Siriana, forniremo mensilmente pacchi alimentari a 450.000 persone, per lo più sfollati, e generi di prima necessità per la casa fino a 112.500 persone. Inoltre, faremo in modo che l’acqua potabile continui ad arrivare a più di 12,5 milioni di persone in tutto il paese. Aumenteremo anche il nostro sostegno a infrastrutture sanitarie e, attraverso la formazione, potenzieremo le competenze degli operatori sanitari che curano i feriti di guerra”.

  

immagine
@Ibrahim Malla

“Negli ultimi mesi abbiamo visto che il nostro dialogo, sia con le autorità sia con l’opposizione, ha dato dei risultati. Siamo riusciti, insieme alla Mezzaluna Rossa Araba Siriana, a raggiungere le zone colpite dal conflitto, come Idlib, Aleppo, Homs, Hama, Deir Ezzor e la zona rurale di Damasco, dove il nostro personale è stato in grado di restare a volte fino a una settimana”, ha aggiunto il funzionario del CICR. “Accesso senza restrizioni e tregue umanitarie più frequenti sono la chiave per espandere le nostre operazioni umanitarie”. Il conflitto ha imposto il suo pedaggio ai paesi limitrofi, che si sforzano di far fronte a un afflusso di migliaia di persone che ogni giorno fuggono dai pesanti combattimenti in Siria. “Il nostro impegno nell’assistenza non si ferma alla frontiera – stiamo anche aiutando siriani che hanno cercato rifugio in altri paesi, come la Giordania, il Libano e l’Iraq. Ma lì il nostro ruolo consiste nel rafforzare l’assistenza umanitaria già fornita”, ha detto Mardini. In Libano il CICR aiuterà i servizi della Croce Rossa libanese di emergenza medica ad  aumentare i loro interventi per i feriti che arrivano dalla Siria e coprirà i costi delle cure per più pazienti. In Giordania il CICR metterà a disposizione materiale medico chirurgico e di altro tipo per il trattamento di pazienti feriti da armi ai posti di frontiera e in alcuni ospedali. In entrambi i paesi il CICR fornirà soccorsi d’emergenza per i profughi al loro arrivo.Nel 2012 il CICR e la Mezzaluna Rossa Araba Siriana hanno distribuito cibo a 1,5 milioni di persone, acqua a 14 milioni di persone e altri generi essenziali (articoli per l’igiene, set da cucina, coperte e materassi) a un altro mezzo milione di persone, oltre a dare forniture mediche per il trattamento di migliaia di malati e feriti all’interno della Siria. La Mezzaluna Rossa Araba Siriana, partner principale del CICR nel paese, ha anche fornito emergenza sanitaria e servizi di primo soccorso per i feriti e gli ammalati. “I volontari della Mezzaluna Rossa Araba Siriana, 19 dei quali dall’inizio del conflitto hanno perso la vita mentre svolgevano il loro servizio, rimangono estremamente motivati”, ha detto Mardini. “Essi continuano a mettere a rischio la propria vita ogni giorno per salvare le vite degli altri e portare soccorso a chi ha bisogno”.

  

      

Copy link
Powered by Social Snap