RFL – Marie: “Grazie alla CRI ho ritrovato mia sorella dopo 19 anni”

 La foto di Francois arrivata a sua sorella Marie grazie al servizio di restoring family link della Croce Rossa. Da 19 anni Marie non sapeva dove fosse  

“Sarebbe bello se potesse raggiungermi qui in Italia. Ma la cosa più importante è che possa trovare la giusta strada per riuscire nella vita”.Non riesce a trattenere la gioia Marie. Ci sono voluti diciannove lunghi anni prima di poter avere notizie di sua sorella Francoise, lasciata in Repubblica Democratica del Congo, nel 1997, in seguito allo scoppio della guerra civile.

  Marie osserva sorridente la foto della sorella ritrovata  

“Lavoravo in una missione, mi prendevo cura di mia sorella e altri 25 bambini”, racconta la donna. “Poi è scoppiata la guerra e ho preso la malaria. Non ce la facevo più ed ho pensato di affidare i bambini all’Unicef”.Da allora Marie ha perso le tracce di sua sorella. Dieci anni fa è arrivata in Italia per ricostruirsi una vita: ha sposato un italiano e aspettano un bambino.

  Marie racconta la storia del ritrovamento della sorella  

“Ma non ho mai dimenticato mia sorella”, confessa. “Ogni volta che sapevo di qualcuno in partenza per la zona dei grandi laghi in Africa, gli mostravo la foto e chiedevo di tenere gli occhi aperti. Ma più passava il tempo, più perdevo la speranza”. “Poi sono venuta a sapere del servizio Restoring Family Links della Croce Rossa Italiana e sono venuta qui. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Abbiamo vinto”, spiega, raggiante, Marie.Ora la sorella Francoise si trova nel campo profughi di Mahama in Rwanda. “Sono felice di vedere che sta bene”.Ogni anno, migliaia di persone perdono il contatto con la famiglia a causa di conflitti armati, calamità naturali o migrazione.Le società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, avvalendosi della loro rete internazionale, lavorano in tutto il mondo per ripristinare il contatto tra i familiari e offrire assistenza e servizi per il ricongiungimento familiare.Nato in tempo di guerra, oggi il Restoring Family Links (Rfl) della Croce Rossa Italiana si concentra sulla difesa dei legami parentali dei migranti.Gli operatori Rfl offrono la possibilità di inviare messaggi scritti o verbali, i cosiddetti “salamat” (parola farsi che significa salute) e di fare telefonate ai propri familiari. Oppure, in caso di persone scomparse, facilitano le procedure legali di identificazione tra i familiari e le autorità.

  

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