La Croce Rossa di Roma adegua lo stipendio dei lavoratori del servizio 118

Un obbligo garantire sicurezza e serenità a chi ogni giorno è impegnato a prendersi cura della vita delle persone

Con un provvedimento del 26 giugno, il presidente del comitato provinciale della Croce Rossa Italiana di Roma, Flavio Ronzi, ha adeguato il trattamento stipendiale dei lavoratori CRI attualmente impiegati nella convenzione Ares 118.“Fin dall’inizio di questo percorso – spiega Ronzi – ho ritenuto che fosse un obbligo garantire sicurezza e serenità a chi, ogni giorno, è impegnato a prendersi cura della vita delle persone ed eliminare ogni preoccupazione verso la sicurezza personale e familiare”.Al personale che, già da maggio era stato stabilizzato con contratti a tempo indeterminato e inquadrato con il contratto collettivo nazionale Anpas, è stato riconosciuto un trattamento indennitario per l’adeguamento dello stipendio tenendo conto della delicatezza e dei rischi quotidiani legati al lavoro svolto.L’adeguamento sarà in vigore dal 1 giugno e innalzerà gli stipendi a 220 operatori.“Ci auguriamo – conclude Ronzi – che i nostri sforzi messi in campo per garantire la continuità e la qualità del servizio 118 siano motivo di orgoglio per la sanità del Lazio nella prosecuzione della convenzione fino al 2018.”

  

  

              

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