KENYA, DICHIARAZIONE DI CHIUSURA DEL CONSIGLIO DEI DELEGATI. LE QUESTIONI UNIVERSALI DELLA CROCE ROSSA E DELLA MEZZALUNA ROSSA PER AFFRONTARE LE SFIDE UMANITARIE DI OGGI

sala assemblea

Nairobi / Ginevra – Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è pronto e determinato a dare l’esempio nella lotta contro le più importanti attuali sfide umanitarie. Alla Conclusione del primo Consiglio dei Delegati tenutosi in Africa, i vertici della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, provenienti da più di 180 paesi, hanno chiesto ai governi e alle altre parti interessate di unire le proprie forze a quelle del Movimento per contribuire a migliorare la vita delle persone più vulnerabili. 150 anni dopo la battaglia di Solferino, che ha portato alla nascita del Movimento, il Consiglio ha espresso la sua solidarietà a tutti coloro i quali lottano per far fronte “alle odierne Solferino”: la sofferenza causata dai conflitti armati,. dai disastri naturali, dalla povertà, dal cambiamento climatico e dall’attuale crisi economica mondiale. Il Consiglio dei Delegati è una riunione biennale dei vertici delle 186 Società nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, della Federazione Internazionale e del Comitato Internazionale. Si è riunito 23-25 novembre a Nairobi, in Kenya.  Il Consiglio ha deliberato che il Movimento Internazionale, essendo la più grande rete umanitaria del mondo, continuerà a domandare ai potenti di considerare prioritario il bene delle persone vulnerabili, colpite dalle crisi umanitarie contemporanee. Inoltre, è stato evidenziato l’impegno della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa in Africa, sottolineando che le sfide umanitarie del continente devono essere affrontati da una prospettiva globale. Il Consiglio ha stabilito, infatti, che il Movimento funzionerà come un’unica anima per promuovere soluzioni e progresso sostenibile in Africa, basandosi su un comune senso di responsabilità al fine di garantire alle comunità africane la possibilità di far fronte alle proprie necessità in modo autonomo.

  

Il cambiamento climatico è diventato uno dei principali artefici delle catastrofi naturali, che affliggono milioni di persone in tutto il mondo, pertanto il Consiglio ha chiesto l’attuazione di una strategia di riduzione del rischio e di prevenzione delle calamità. Il cambiamento climatico insieme alla guerra, alla violenza e alla povertà hanno costretto decine di milioni di persone a lasciare le loro case e a divenire profughi. Una nuova politica, adottata dal Consiglio dei Delegati, impegna la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa a prendere misure per evitare gli spostamenti interni e, là dove non fosse possibile, a fornire un sostegno duraturo agli sfollati e alle comunità che li ospitano.  Il Consiglio ha inoltre espresso la determinazione della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ad aiutare le decine di milioni di migranti che cercano una vita migliore al di fuori dei loro paesi di origine, ed in particolare quelli che vivono ai margini dei sistemi sociali, giuridici e sanitari convenzionali. Siano essi residenti o sfollati, innumerevoli persone colpite dalla guerra e da altre situazioni di violenza hanno un accesso insufficiente alle cure sanitarie, perché il personale medico e le strutture sono attaccati o minacciati. Il Consiglio ha riferito, che la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa dovranno difendere il diritto di cura e di accesso alle strutture da parte dei feriti e dei malati, e si adopereranno per garantire una maggiore tutela del personale sanitario e delle strutture. Inoltre, preoccupato per il crescente impatto delle epidemie sullo sviluppo sociale ed economico dei paesi più poveri, il Consiglio ha chiesto un maggiore sostegno per facilitare l’accesso ai servizi sanitari e ai programmi che consentano alle comunità di prepararsi al meglio per gestire i rischi relativi alla salute. Il Consiglio ha anche ribadito il lungo impegno del Movimento ad affrontare l’impatto devastante delle armi che continuano a uccidere per molto tempo anche quando le ostilità sono terminate: le mine antiuomo, le munizioni a grappolo e altri residuati bellici esplosivi. E’ stato chiesto un maggior rispetto delle leggi internazionali adottate per prevenire e affrontare la distruzione operata da queste armi, ed ha esortato i partecipanti al prossimo vertice “Un mondo senza mine antiuomo”, che si terrà a Cartagena, di aumentare in modo significativo l’assistenza alle vittime delle mine antiuomo. Il Consiglio ha invitato gli Stati a ridurre il costo umano pagato dall’uso incontrollato delle armi, attraverso il trasferimento regolare di tutte le armi convenzionali e munizioni, e ha accolto con favore che l’eliminazione delle armi nucleari sia di nuovo una tematica di rilevanza all’interno del dibattito internazionale. Allarmato per l’enorme numero di vite perse a causa delle guerre, il Consiglio ha sottolineato la convinzione secondo cui il diritto umanitario internazionale offre la migliore protezione giuridica per tutti coloro i quali sono vittime della guerra. Sessant’anni dopo l’adozione delle Convenzioni di Ginevra del 1949, ciò che occorre per garantire l’inserimento del diritto internazionale umanitario nelle realtà belliche è un maggiore rispetto per le regole esistenti Centocinquanta anni dopo la nascita dell’idea di Croce Rossa da parte di Henry Dunant nei luoghi tragici di Solferino, il Movimento è convinto che le “Solferino di oggi” richiedono una risposta collettiva da parte di tutta la comunità internazionale basata su un rinnovato partenariato locale e globale .Decine di milioni di giovani, di volontari e di personale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ogni giorno con il loro impegno dimostrano che ognuno di noi può fare la differenza nel nostro mondo.

      

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