Garantire una migliore protezione per i richiedenti asilo vittime di tratta : la Croce Rossa Italiana prende parte al progetto TRACKS

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Si chiamaTRACKS – Identification of TRafficked Asylum seeKers’ Special needs ed è il progetto, della durata di due anni, che ha l’obiettivo di migliorare l’identificazione e la presa in considerazione delle esigenze specifiche dei richiedenti asilo che sono vittime di tratta  (THB), rispetto alle procedure d’asilo e alle condizioni di accoglienza a livello europeo e nazionale. I paesi coinvolti sono Italia, Belgio, Cipro, Spagna, Francia, Irlanda, Regno Unito e Svizzera attraverso il Forum réfugiés-Cosi (FR-C), la Croce Rossa Italiana (CRI), la Croce Rossa Britannica (BRC), la Commissione delle Chiese per i migranti in Europa (CCME), la Commissione spagnola per i rifugiati (CEAR), il Consiglio degli immigrati in Irlanda (ICI) e l’Azione per l’Uguaglianza, l’Assistenza e contro il Razzismo (KISA).Il progetto si basa su una osservazione comune condotta dai partner: il legame tra asilo e THB sta sollevando sempre più preoccupazioni a livello europeo, nazionale e locale, in particolare per quanto riguarda l’identificazione delle vittime durante la procedura per l’ottenimento dell’asilo. Molto resta da fare per garantire a queste persone una protezione adeguata.Le vittime di THB sono riconosciute come persone vulnerabili dalla Direttiva Accoglienza della Commissione Europea del giugno 2013, recepita nel 2015 nell’ordinamento italiano. Tuttavia, nella maggior parte dei paesi europei, quando un richiedente asilo, durante la procedura, è identificato come vittima di THB, non esiste un approccio coordinato che permetta un accompagnamento integrato della persona e una presa in carico dei suoi bisogni specifici durante ogni fase della predetta procedura. Quindi, la sfida principale è quella di permettere alle vittime di tratta di ricevere una protezione adeguata che tenga conto della loro specifica vulnerabilità. Per quanto riguarda l’ampiezza del fenomeno, sono poche le persone vittime di tratta che, richiedendo l’asilo, si vedono riconosciute lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria, soprattutto a causa delle difficoltà che incontrano nell’esprimere la loro esigenza di protezione. Spesso ricevono pressioni e minacce dagli stessi trafficanti anche nel territorio dove hanno fatto domanda di asilo, hanno poche informazioni sui propri diritti, sia in qualità di richiedenti asilo, sia come vittime di tratta, e hanno subìto esperienze traumatiche.   Come possono essere adattate le procedure di asilo? Che tipo di accompagnamento può essere offerto per garantire una protezione migliore e nel più breve tempo possibile? Il progetto TRACKS si propone di formalizzare una metodologia – la più completa possibile e la più adatta alle loro esigenze – che sostenga le vittime di THB durante tutta la durata della procedura di asilo.Il progetto TRACKS è attuato in collaborazione con l’Ufficio europeo dell’UNHCR, l’Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (OFPRA), l’Associazione l’Amicale du Nid Rhône, l’Organizzazione svizzera per l’aiuto ai rifugiati (OSAR), l’Istituto del Regno Unito per la ricerca sulla migrazione e la Fondazione sulla tratta degli esseri umani.

  

  

             

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