Gli ultimi tre anni sono stati anni difficili, caratterizzati da eventi improvvisi che hanno stravolto le vite di milioni di persone. È cresciuta la consapevolezza che tutto può cambiare improvvisamente. La pandemia e le sue conseguenze socio-economiche, il conflitto in Ucraina, le alluvioni e l’emergenza climatica hanno reso evidente la precarietà dell’esistenza.
La precedente campagna si basava sulla semplicità di un gesto, di una domanda (Come stai? Come ti chiami? Dove ti trovi?) sottovalutata in così tanti contesti ma capace di creare un contatto diretto e vero con le persone. L’inizio di una storia, di tante storie o di storie come tante.
Ma c’è un prima e un dopo in ogni storia.
Vogliamo raccontare, quest’anno, l’importanza di ciò che accade dopo l’arrivo della CRI nella vita delle persone e nei luoghi colpiti dalle emergenze. Croce Rossa ascolta le storie di tutti ma Croce Rossa accompagna soprattutto chi ne ha bisogno verso la ricostruzione di ciò che è stato distrutto, il benessere psicofisico, una casa.
Con la campagna 2023 dedicata alla Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa intendiamo celebrare proprio quella scintilla che riaccende la speranza, intendiamo raccontare chi ha avuto la forza di credere di nuovo di poter ricostruire la sua vita, anche da zero, lasciandosi accompagnare dall’operato e dalle parole dei Volontari CRI.
“Poi ci siamo incontrati” nasce da quel sentimento di profondo smarrimento che viene spazzato via quando, all’improvviso, arriva qualcuno che con un abbraccio ci guarda negli occhi e ci dice “vedrai che tutto passa”.
Puoi fare la tua parte. Sostenere la Croce Rossa vuol dire contribuire all’impegno quotidiano della più grande Organizzazione Umanitaria del Mondo. Grazie al tuo contributo tuteliamo e proteggiamo la salute e la vita, favoriamo il supporto e l’inclusione sociale, prepariamo le comunità, interveniamo in caso di emergenze e disastri, promuoviamo attivamente lo sviluppo dei giovani e una cultura della cittadinanza attiva.
Dopo la fuga dal conflitto il piccolo Makhar ora sta bene.
Da Vorzel, vicino Bucha, a Leopoli e poi in Italia, grazie alla Croce Rossa Italiana. É il viaggio di Makhar, bimbo di 20 mesi che necessita di accertamenti e di un delicato intervento per una labiopalatoschisi, impossibili al momento in Ucraina.
Nicholas pensava di non avere futuro. Oggi sogna un lavoro.
Nicholas è ipovedente, ha 25 anni e desidera lavorare. Poi ha incontrato la CRI e le sue speranze si sono riaccese. Così come la sua anche quelle di Daniel, Amadou e tanti altri
Maria si sentiva sola e ha ritrovato il calore di un abbraccio.
“Ho quasi 90 anni e in televisione ho visto una volontaria che faceva una carezza ad una persona anziana, così vi ho chiamati”. Inizia così l’incontro tra Maria e la CRI.