Giornata della Memoria, Rocca (CRI): “La legge danese sull’espropriazione dei beni ai migranti preoccupa e ci riporta indietro di 70 anni. Oltre alle celebrazioni, non dimentichiamo da dove veniamo”

“Il giorno della memoria non deve rappresentare una ricorrenza da commemorare in modo automatico e senza guardare al presente e ai progetti futuri. Per questo motivo, proprio oggi, è doveroso ribadire la forte preoccupazione per quanto sta accadendo in Danimarca con l’approvazione di una legge orrore che espropria i beni a chi scappa da guerre e conflitti. Vedersi privati delle proprie cose, magari raccolte in fretta con lo scopo di voler costruire un nuovo futuro, non è in linea con i valori fondanti della civiltà europea”.

Il grande impegno dei volontari CRI di Taranto nella testimonianza della Field Officer EA per la Puglia

Il grande impegno dei volontari CRI di Taranto nella testimonianza della Field Officer EA per la Puglia

Il 30 Gennaio è sbarcata a Taranto la Nave Aliseo della Marina Militare Italiana con a bordo 400 migranti provenienti dall’Africa, la maggior parte da Nigeria, Gambia, Mali, Senegal, Ghana. Persone arrivate in Italia con il loro bagaglio di speranza e dolore, diventato ancora più acuto per aver condiviso il viaggio verso Taranto con sei compagni che non ce l’hanno fatta a sopravvivere alla traversata in mare.

Allarme della Croce Rossa per il peggioramento della situazione in Grecia, dove migliaia di persone sono bloccate al confine

Migliaia di persone sono bloccate in Grecia senza cibo, acqua e generi di prima necessità al confine settentrionale del paese, dove i migranti lottano sia per la sopravvivenza, sia per trovare sicurezza. Almeno 8.000 persone sono bloccate a Idomeni al confine a nord della Grecia con la Macedonia. Quasi tutti sono siriani o iracheni e il 40 per cento sono bambini. Sono stati creati due campi, già strapieni, per far fronte al numero crescente di persone, ma mancano acqua corrente, cibo a sufficienza, alimenti per l’infanzia, servizi igienici. Ieri si sono verificati anche scontri dopoché i migranti disperati hanno oltrepassato il confine.

Migranti, nuove morti nel Mediterraneo. Proprio un anno fa nel Canale di Sicilia la tragedia in cui persero la vita 800 persone. Rocca: “Oggi dobbiamo ancora piangere altre vittime. Proteggiamo le persone e non i confini”

Una nuova tragedia del mare è accaduta proprio oggi, a un anno preciso dal naufragio in cui hanno perso la vita circa 800 persone. Sarebbero 400 i migranti dispersi, a bordo di 4 barconi, nel Mar Mediterraneo, al largo delle coste egiziane. Sei cadaveri sono stati rinvenuti invece a bordo di un gommone partito da Sabratha. A un anno da quella che viene considerata unanimemente tra le maggiori tragedie nella storia delle migrazioni, si rinnova dunque il dolore per quelle morti, insieme con l’amarezza di non aver potuto recuperare tutti i corpi in fondo al mare. Nella notte del 18 aprile, nel Canale di Sicilia, a 73 miglia dalle coste libiche, un peschereccio stipato di migranti si è capovolto proprio mentre stavano arrivando i soccorsi da parte del mercantile portoghese King Jacob. I superstiti furono 28 e i morti annegati tra 700 e 900.

Migranti: un team medico-sanitario della Croce Rossa Italiana è partito per Idomeni

Un’equipe medico-sanitaria della Croce Rossa Italiana è partita questa mattina da Roma per raggiungere Idomeni in Grecia, al confine con la Macedonia dove ancora in queste ore si trovano accampate circa 11 mila persone. Il team è formato da un medico volontario e da due Infermiere Volontarie CRI. La missione, immediatamente messa in campo dalla CRI dopo la richiesta di supporto inviata dalla Croce Rossa ellenica, andrà a potenziare le attività svolte all’interno del presidio medico allestito nel campo dall’inizio dell’emergenza.