Crollo Afragola: sta bene la bimba trovata sotto le macerie. Imma salva anche grazie ai cani della Croce Rossa Italiana

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Il momento del salvataggio di Imma (Foto AP)

Rocca: “Grazie ai volontari, persone normali che fanno cose straordinarie”

Imma sta bene. La bambina di 10 anni estratta vita dalle macerie del crollo della palazzina ad Afragola ha trascorso la notte all’ospedale Santobono di Napoli. Alle 17,30 di sabato la bimba è stata salvata grazie ad un pronto e efficace lavoro di squadra: Protezione Civile, Vigili del Fuoco e CRI. I quattro cani dell’unità cinofila della Croce Rossa Italiana arrivati subito sul posto hanno portato a termine il lavoro per il quale sono stati addestrati. “Ringrazio i volontari e gli operatori napoletani che sono intervenuti sul luogo del crollo – dice Francesco Rocca Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana – in occasione di episodi come questi viene fuori lo spirito forte della Croce Rossa. I volontari sono persone normali, che però, in questi casi e nell’attività di assistenza quotidiana, sanno fare cose straordinarie”. Cico, Giordan, Kelso e Swami sono i nomi dei cani che, insieme ai loro accompagnatori, hanno permesso di salvare Imma. Un compito non facile quello del cane cosiddetto da “macerie e superficie” che arriva a cogliere i segnali vitali di un essere umano imprigionato sotto cumuli di detriti anche in condizioni estreme, laddove i cinque sensi dell’uomo sarebbero insufficienti. Condizioni estreme che si sono presentate proprio nella notte tra venerdì e sabato scorsi: la pioggia battente e il vento forte però non hanno impedito ai due labrador, al border collier e al border terrier della Croce Rossa di svolgere con successo il compito per cui sono stati addestrati. I primi a giungere sul posto sono stati i Volontari del Comitato Locale Napoli nord, con mezzi, ambulanze e decine di operatori. Alle prime luci dell’alba (quando ancora il numero delle vittime e di quello delle persone probabilmente coinvolte nel crollo, non era certo) sono state allertate – tramite il commissario provinciale – altre tre ambulanze(provenienti dai gruppi di S. Sebastiano, Mugnano e S. Giorgio) e una squadra di sostegno psicologico, squadra che poi è dovuta effettivamente intervenire giacché le operazioni di soccorso si stanno svolgendo in un clima di grande tensione e la rabbia dei parenti delle vittime più volte si è fatta sentire anche nei confronti delle forze dell’ordine.

  

  

          

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