“Dolore e liberazione. Sono queste le due parole su cui credo dovremmo riflettere per costruire oggi la Memoria della Shoah. La Storia e l’attualità recente, ci impongono un esercizio tra i più importanti, quello di conoscere, comprendere, sentire il dolore e la liberazione e di averne dunque memoria. La Memoria della Shoah si dice spesso, dovrebbe insegnarci a non ripetere la tragedia della Storia. Ma questa si fonda spesso sul presente dell’odio e delle ferite profonde al senso di umanità. Quella che noi come Croce Rossa Italiana siamo impegnati a non spegnere. C’è nell’antisemitismo anche dei nostri giorni lo smarrimento del senso di umanità, la violenza che riemerge dalle pagine buie della storia. A mia figlia, come a tutti i nostri giovani auguro di conoscere un mondo che trovi nell’umanità la sua salvezza. Per questo credo che anche il ruolo della Croce Rossa sia ancora assolutamente centrale per tutti. Il Giorno della Memoria è tra i più significativi perché mi ricorda che siamo uomini e donne, coloro che nell’orrore della più cieca violenza sanno vedere la fine dell’Umanità”. Le parole del Presidente Nazionale CRI Rosario Valastro in occasione del Giorno della Memoria 2024.

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