Non solo un simbolo ma un impegno a coltivare la pace ogni giorno. Alla luce dei tanti conflitti internazionali che stanno sconvolgendo il mondo, assume ancora più forza il significato dello Scudo Blu, simbolo internazionale per la protezione dei beni culturali nei conflitti armati, che è al centro del progetto “Uno Scudo per la cultura”, promosso dai Comitati di Brescia e Bergamo della Croce Rossa Italiana nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura.
Da gennaio, sono stati già 9 gli Scudi Blu apposti su altrettanti monumenti delle due province (Capitolium, Museo di Santa Giulia e Museo Diocesano a Brescia, Teatro Donizetti, Piazza Vecchia, Piazza Duomo, ex Monastero di Astino a Bergamo, Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane a Capo di Ponte). Altrettanti Comuni tra Brescia e Bergamo – compresi Vobarno, Borgo San Giacomo, Breno, Almenno San Bartolomeo, Alzano Lombardo – hanno approvato la delibera in cui individuano uno o più beni del proprio territorio destinatari di Scudo Blu, secondo quanto previsto dall’accordo tra l’Anci e la Croce Rossa Italiana nell’ambito della campagna nazionale “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola”.
A poco meno di 2 mesi dalla conclusione del progetto che sta accompagnando i due Comitati della CRI nell’anno di Capitale della Cultura, il 3 novembre è in programma uno degli appuntamenti di maggiore interesse di questo percorso: una giornata formativa dedicata al Diritto Internazionale Umanitario ed alla protezione dei beni culturali, articolata in tre momenti (un convegno, una cerimonia e un workshop), integrati fra di loro. A fare da cornice all’incontro sarà la suggestiva aula magna dell’ex Monastero di Sant’Agostino di Bergamo, sede dell’Università degli Studi di Bergamo.
Al mattino (dalle 8,30 alle 12,15), si svolgerà il convegno dal titolo “La protezione dei beni culturali in situazioni di rischio. Il ruolo della Croce Rossa”, che sarà l’occasione per approfondire il tema della protezione dei beni culturali, sia dal punto di vista storico che giuridico, che attraverso il ruolo e l’esperienza degli enti che, concretamente, concorrono a metterla in atto.
Promosso dai Comitati di Bergamo e Brescia della Croce Rossa Italiana, il convegno ha il patrocinio di Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Brescia, Anci Lombardia, ACB – Associazione Comuni Bresciani, Ordine degli Architetti PPC di Bergamo, Ordine degli Architetti PPC di Brescia, Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation. Fanno parte del Comitato scientifico: Giulio Bartolini (Università Roma Tre), Marzia Como (Croce Rossa Italiana), Carlotta Coccoli (Università degli Studi di Brescia), Corrado Del Bò (Università degli Studi di Bergamo), Elisabetta Fusar Poli (Università degli Studi di Brescia), Giulio Mirabella Roberti (Università degli Studi di Bergamo), Maria Paola Pasini (Università Cattolica del Sacro Cuore).
"Sarà un importante momento di confronto sulla protezione dei beni culturali nei conflitti, parte integrante del Diritto Internazionale Umanitario - spiega Carolina David, Presidente del Comitato di Brescia della Croce Rossa Italiana -. Abbiamo voluto creare un'occasione per mettere insieme tutti gli attori che concorrono a questo importante obiettivo, per offrire un momento di approfondimento alla cittadinanza e agli addetti ai lavori, dagli operatori culturali agli enti locali passando per gli studenti ed i professionisti".
"Tutelare i beni culturali significa aver cura della storia di un popolo, del suo passato, e garantire solide basi per il futuro di intere generazioni", lo ha dichiarato Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana. "I conflitti di oggi, le violenze che ne derivano, la sofferenza, siano lo stimolo per tutti noi per gettare le basi di un nuovo livello di confronto, che parta da ciò che vediamo e viviamo per disegnare un domani in cui tanto la cultura quanto la dignità umana non vengano più messi in discussione ma, semplicemente, rispettati".
Dopo l’introduzione sul Diritto Internazionale Umanitario, di cui la protezione dei beni culturali è parte integrante (a cura di sorella Costanza Arcuri, Comitato di Bergamo Hinterland della Croce Rossa Italiana), seguirà l’approfondimento di Michele Romeo Jasinski (Focal point campagna nazionale “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola”) sul ruolo di Croce Rossa oggi. Carlotta Coccoli (Università degli Studi di Brescia) tratterà invece l’argomento da una prospettiva storica, affrontando il tema del “pronto soccorso” di monumenti, biblioteche e musei danneggiati nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Seguiranno una serie di interventi relativi alle competenze e alle funzioni svolte da diversi enti coinvolti nella protezione dei beni culturali: il ruolo delle Soprintendenze, della Protezione civile (Elsa Boemi, Scuola Superiore di Protezione Civile di Regione Lombardia), dei Vigili del Fuoco e dell’Arma dei Carabinieri.
Gli interventi permetteranno di definire il quadro complessivo della protezione dei beni culturali in situazioni di rischio, di mettere a fattor comune le esperienze e di evidenziare criticità e nuovi spazi di collaborazione. L’ultima parte del convegno sarà dedicata alla tutela giuridica internazionale, tra pace e cultura, con Elisabetta Fusar Poli (Università degli Studi di Brescia). Le conclusioni saranno affidate ai Presidenti dei Comitati di Bergamo e Brescia della Croce Rossa Italiana, Maurizio Bonomi e Carolina David.
Per partecipare al convegno è richiesta l’iscrizione attraverso questo link
L’evento è accreditato dall’Ordine Architetti Bergamo al rilascio di 4 CFP ai partecipanti all’intera durata del convegno. Iscrizione architetti tramite portale servizi CNAPPC – Codice: ARBG2226
A completamento della mattinata dedicata alla protezione dei beni culturali, i partecipanti saranno invitati a prendere parte alla cerimonia di svelamento dello Scudo Blu, simbolo internazionale di protezione dei beni culturali dai rischi dei conflitti armati, all’ex Monastero di Sant’Agostino, sede dell’Università degli Studi di Bergamo.
“L’apposizione dello Scudo Blu – ricorda Maurizio Bonomi, Presidente del Comitato di Bergamo della Croce Rossa Italiana – è una delle azioni concrete e proattive individuate dalla convenzione dell’Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali dai rischi dei conflitti armati, oggetto del convegno del mattino. L’ex Monastero è stato individuato tra i beni destinatari di Scudo Blu a Bergamo in quanto luogo con una forte valenza dal punto di vista storico, architettonico e artistico, ma anche motore della cultura in quanto sede dell’Università degli Studi di Bergamo”.
Infine, nel pomeriggio è previsto il workshop teorico e pratico “La fotografia dei beni culturali”, con docenti di Canon Academy, in virtù della partnership culturale di Canon Italia col progetto “Uno Scudo per la cultura”. Partendo dal presupposto che la fotografia può oggi essere considerata un capillare strumento per veicolare la conoscenza dei beni culturali, il workshop avrà un approccio didattico e didascalico e sarà l’occasione per imparare tecniche di base e curiosità per la resa ottimale dell’immagine dei monumenti. Saranno invitati al workshop i partecipanti al convegno, oltre che appassionati di fotografia ed operatori dei beni culturali che vorranno seguire l’iniziativa (fino ad esaurimento posti) portando la propria macchina fotografica