Migranti. Safe Point di Trapani: aiutate oltre cento persone in un anno
La Croce Rossa mette in rete il territorio per assistere tutti.
Trapani è una delle principali città di mare della Sicilia, crocevia di persone, storie e culture per eccellenza. Qui, come in altri porti siciliani, negli ultimi anni sono approdate migliaia di persone migranti, provenienti prevalentemente dall’Africa subsahariana, in transito verso altre destinazioni europee, ma che, a volte, restano fuori dalla rete dell’accoglienza.Persone che, dunque, rimangono sul territorio per settimane, per mesi, sopravvivendo spesso in situazioni precarie e alloggi di fortuna.
Proprio per supportare queste persone, dopo Catania, a febbraio 2016 è partito anche a Trapani il progetto del Safe Point. Si tratta di un presidio, a due passi dalla Stazione Centrale, dove i volontari della Croce Rossa Italiana distribuiscono beni di prima necessità (cibo, kit igienici e vestiario) e dove viene data assistenza sanitaria e legale.
“Rispetto alla fase iniziale, abbiamo cercato di migliorare i servizi che offriamo”, spiega Sveva Tatangelo, responsabile del Safe Point. “Abbiamo fatto un accordo con un’associazione di avvocati, che offrono assistenza legale gratuita, e un protocollo d’intesa con i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) per indirizzare i ragazzi a corsi serali di lingua che gli permettano di ottenere la licenza media”, chiarisce l’operatrice della Croce Rossa di Trapani.
In un anno sono state assistite oltre 120 persone. Le persone assistite vengono da Somalia, Sudan, Mali, Eritrea, Afganistan, Pakistan “ma aiutiamo anche gli italiani, perché il Safe Point è rivolto a tutti coloro che ne hanno bisogno”.