Verso la revisione della Youth Policy della Federazione Internazionale
Un momento del workshop
Far emergere i problemi del territorio e rafforzare il ruolo della gioventù a livello nazionale e internazionale: è questo l’impegno che hanno assunto oggi i partecipanti al workshop sul “Processo di revisione della IFRC Youth Policy”. La prima e unica stesura della stessa è avvenuta infatti nel 1991 e, logicamente, non può più rispecchiare il cambiamento della società e dei giovani negli ultimi 20 anni. Finalmente, nel 2010, la youth commission è riuscita a intraprendere un percorso di modifica e integrazione che la renderà fruibile e utile a tutti noi per i prossimi 10 anni. Flavia Pugliese, insieme alla collaborazione di Camilla, appartenente alla Youth Commission, ha informato i componenti del gruppo di lavoro sulle modalità e pratiche burocratiche che dovrà fronteggiare la nuova versione della Youth Policy. Il gruppo di lavoro ha esaminato alcuni articoli suddivisi in 5 grandi sezioni. La prima, “To be rewarded in 1991 YP”, tratta, tra gli altri temi, del problema stesso di definizione di Gioventù: infatti, secondo la YGC (Global Youth Commission) questa sembra comprendere bambini e ragazzi dai 10 ai 28 anni. Secondo invece la YP stessa il soggetto sottinteso racchiude ragazzi che possono avere 5 anni come 25. Le proposte avanzate indicano innanzitutto la necessità di stabilire diverse fasce di età, dal momento che risulta impensabile associare due generazioni diverse, tenendo anche presente il fatto che i bambini sono pressoché solamente fruitori del sevizio, non volontari.
Giada VercesiFoto di Gaia Gaimbellini
Riepilogo workshop “Processo di revisione della IFRC Youth policy” (132.7 KB).