Lettera di auguri dell'Ispettore Nazionale Pionieri ai Giovani della Croce Rossa Italiana
Carissimi amici, come ormai abitudine, ma sempre con una certa emozione, vi invio i miei più cari auguri per il nuovo anno che sta per arrivare, un anno che mi piacerebbe venisse dedicato all’ascolto. Si, proprio ascolto: dei vulnerabili anzitutto, che vivono una condizione di disagio, di pericolo, di stress, di povertà, non hanno certo perduto la capacità di far conoscere le proprie esigenze, di comunicare il loro stato, non hanno perso la loro umanità. Capire ciò di cui essi hanno realmente bisogno, ciò che è davvero utile, significa saper guardare con i loro occhi e saper essere all’altezza del nostro ruolo di Volontari della Croce Rossa. Ma l’ascolto è fondamentale anche tra noi Soci. Il nostro contributo non può e non deve prescindere dall’attenzione che merita ogni altro collega ed amico. Ascolto di un diverso modo di organizzare l’attività, di una diversa analisi della realtà, di una visione anche inconsueta rispetto a quella cui siamo abituati, ma sotto l’unico obiettivo di “alleviare le sofferenze di chi si trova in difficoltà“. Solo così potremo sempre più migliorare nel nostro servizio. Solo così potremo essere “gruppo” e “squadra”. Solo così potremo crescere e maturare, come uomini e come donne.
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