Ufficiali medici a confronto al 69° Congresso Nazionale SIAARTI

 

A soli tre giorni dall’assise nazionale del personale sanitario del Corpo Militare della C.R.I., svoltasi a Pozzuoli presso l’Accademia Aeronautica, conclusasi con notevole successo e numerosi nonché incoraggianti riconoscimenti, Ufficiali medici del Corpo hanno partecipato, per il quarto anno consecutivo, ai lavori del Congresso Nazionale della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), il più importante evento per gli specialisti del settore, che vede ogni anno la partecipazione dei maggiori esperti nazionali ed internazionali nel campo dell’anestesia e dei trattamenti al paziente critico.Gli Ufficiali medici del Corpo Militare C.R.I., appartenenti al Gruppo di Studio SIAARTI “Anestesia in Ambito Militare”, hanno portato al prestigioso consesso scientifico italiano le loro esperienze e conoscenze nei campi dell’emergenza extraospedaliera e dei trattamenti intensivi in ambiente campale. Novità di quest’anno, un Capitano di Vascello medico della Marina Militare e un Capitano medico dell’Esercito hanno affiancato gli Ufficiali C.R.I., fornendo il loro contributo alle due sessioni, che il Comitato Scientifico del Congresso ha inteso affidare ai componenti del menzionato Gruppo di Studio.Nella prima delle due sessioni, in un’aula gremita di professionisti provenienti da tutta Italia, sotto la moderazione del Magg. Gen. C.R.I. Gabriele Lupini, Ispettore Nazionale del Corpo, si è parlato della “Gestione Anestesiologica in una Struttura Campale Militare”. Il Ten. Med. C.R.I. Fabio Rispoli ha illustrato le peculiarità dell’anestesia inalatoria in una sala operatoria da campo ed il Magg. Med. C.R.I. Paolo Marin, responsabile del Gruppo di Studio, ha delineato le modalità di approvvigionamento e di gestione dell’ossigeno nelle unità campali. Successivamente, il Col. Med. C.R.I. Romano Tripodi, Capo Ufficio Sanità del Corpo, ha spiegato quali siano le modalità di pianificazione e preparazione dei nuclei di anestesia e rianimazione di pronto intervento ed infine il C.V. medico Fiorenzo Fracasso ha portato l’esperienza della Marina Militare nei campi dell’anestesia e della terapia intensiva, sottolineando le notevoli capacità in campo di diagnosi e cura dell’ammiraglia della nostra flotta, la portaerei Cavour.Nella seconda sessione, svoltasi il giorno successivo, gli anestesisti con le stellette si sono confrontati sulle “Attualità e Controversie Anestesiologiche in Ambito Militare”. Marin ha proposto le ultime novità sulla gestione del dolore nel soccorso sul campo. Tripodi, citando le linee guida del Comitato Internazionale di Croce Rossa, ha mostrato come dev’essere organizzato un servizio di anestesia e rianimazione in ambito militare. Il Cap. me. dell’Esercito Nadir Rachedi, ha parlato delle nuove sfide per l’anestesista in ambiente non permissivo. La sessione si è chiusa con la relazione di Rispoli, il quale ha illustrato il trattamento sul campo delle ferite penetranti e perforanti del torace. Anche questa sessione è stata moderata dal Gen. Lupini, coadiuvato da prof. Paolo Pelaia, Ordinario di Anestesia e Rianimazione all’Università delle Marche.Al termine degli interventi, a testimonianza del notevole interesse suscitato, numerose sono state le domande poste ai relatori. Molti professionisti hanno poi espresso il loro compiacimento per l’introduzione di queste materie nell’ambito del congresso SIAARTI.Hanno fatto da cornice all’evento l’esposizione di alcuni mezzi in dotazione al Corpo Militare della C.R.I., una mostra fotografica sulle attività fuori area e un desk per informazioni generali sul Corpo e la distribuzione di materiale informativo.

 

  

 

  

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