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Cerimonia del 2 giugno alla Caserma Pierantoni

  

Dopo la
conclusione della Rivista militare ai Fori Imperiali, il Presidente Nazionale
della Croce Rossa Italiana, avvocato Francesco Rocca, ha salutato e ringraziato
i reparti partecipanti alla parata presso la Caserma “Luigi Pierantoni”, ricevuto
dall’Ispettore Nazionale del Corpo Militare, maggior generale Gabriele Lupini e
dall’Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie, sorella Monica Dialuce
Gambino. Presenti il Cappellano Capo monsignor Marco Malizia, il presidente e
una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Militari CRI (ANMCRI) con il
relativo labaro, ufficiali e sottufficiali del Corpo in servizio e in congedo
unitamente  ai loro familiari.

Nel corso
cerimonia, dopo gli onori resi alle Bandiere nazionali del Corpo Militare e del
Corpo delle Infermiere Volontarie e al vessillo della Croce Rossa, si sono resi
gli onori al Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana. Ha preso poi la
parola l’Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie, sorella Monica
Dialuce Gambino, che si è così espressa: “Oggi
è la festa della Repubblica, la festa delle Forze Armate, ma soprattutto è la
nostra festa, quella di tutta la famiglia di Croce Rossa che con grande determinazione,
con grande spirito di orgoglio e con grande abilità professionale oggi, con le
sue tre Componenti, ha sfilato dinanzi alle autorità dello Stato. Al Corpo
Militare va l’orgoglio di rappresentare la nascita della nostra Associazione e
oggi con le sue divise storiche ha rievocato quei fasti. Alle mie infermiere
volontarie mi permetto di dire che sono orgogliosa dei molti messaggi di
affetto ricevuti da parte delle sorelle che non hanno sfilato oggi e di tanta
gente che ci è stata vicino. Grazie, Viva la Croce Rossa. Viva l’Italia”.

E’
seguito quindi l’intervento dell’Ispettore Nazionale che, rivolto ai reparti schierati,
ha tenuto a precisare: “Ancora una volta
ho avuto il privilegio di assistere allo sfilamento delle tre componenti della
CRI in via dei Fori Imperiali le quali hanno rinnovato nel mio animo l’emozione
e l’orgoglio di vedere riunite in questo significativo momento della storia
della nostra Repubblica, uomini e donne accomunati dal medesimo ideale anche se
dediti a svolgere la loro missione con abnegazione, spirito di servizio e alta
professionalità nell’ambito delle mutevoli situazioni che interessano
quotidianamente il Paese e i cittadini. Quest’anno il Corpo militare ha
raggiunto un non comune traguardo: 150 anni di storia. Un cammino lastricato dalle
testimonianze di tanti militari di ogni ordine e grado, che hanno lasciato il
segno tangibile della loro dedizione in ogni evento, bellico o emergenziale che
ha interessato l’Italia nell’arco di un secolo e mezzo, con l’unico scopo di
arrecare soccorso e sollievo ai tanti colpiti da tali drammatici eventi.

Per questa ragione, diverse
iniziative ci hanno visto impegnati per la commemorazione del nostro
centocinquantesimo anniversario, offrendo una autentica testimonianza di
continuità storica e operativa tra passato e presente. Proprio ieri, abbiamo assistito alla cerimonia nella quale,
con il Ministero dello Sviluppo Economico e alla presenza di numerose Autorità,
si è voluto officiare la realizzazione di una specifica emissione filatelica
che simboleggiasse il filo conduttore di un secolo e mezzo di storia, ritraendo
un nostro militare che soccorre sul campo un ferito.

Iniziativa che va ad associarsi alla moneta celebrativa
d’argento da collezione, del valore nominale di 5 euro, emessa dalla Repubblica
Italiana e che nel rovescio non poteva che raffigurare un militare del Corpo in
azione umanitaria.

Numerose le
attività espletate anche quest’anno dal Corpo Militare, derivanti
dai compiti istituzionali, nonostante l’attuale
difficile contingenza dovuta alla privatizzazione e che hanno determinato un
impegno molto pregnante, portando brillanti risultati. Si consideri, a titolo
esemplificativo, l’incessante attività di concorso sanitario per il disinnesco
di ordigni bellici ad opera dell’Arma Genio dell’Esercito, che ha comportato oltre
duemila interventi assicurati dal Corpo.

Ben sappiamo
quanto sia impegnativo e faticoso il compito degli uomini del Corpo Militare.
Basti pensare a quanto si sta facendo, nell’accoglienza di coloro che rischiano
la vita al largo delle nostre coste per sfuggire a un destino di miseria o di
oppressione.?
Stiamo svolgendo un’azione umanitaria che la storia
riconoscerà all’Italia per l’assiduo impegno profuso a tutela della vita e
della tranquillità di ciascuno e questo lo si deve anche al forte contributo
dei militari della Croce Rossa e a tutti i volontari che operano sotto lo
stesso emblema.

Ed è proprio sotto questa luce di speranza, che
dobbiamo avere il coraggio e l’onestà di riconoscere l’opportunità per il
nostro Paese che si possa continuare ad operare in una dimensione pubblica in
ausiliarietà ai pubblici poteri, in una dimensione innovata ma non snaturata.
E’ necessario riconoscere le straordinarie
potenzialità che il nostro Corpo Militare, nel suo complesso tra personale
effettivo e in congedo, può ancora esprimere; nell’attività quotidiana di ciascun
militare incontriamo i successi che sovrastano le fatiche, i risultati
dell’operosità e dell’onestà del nostro ideale.

Solo così saremo in grado di commemorare degnamente
i nostri 150 anni di storia, perché consapevoli di continuare un ideale per cui
i nostri militari della Croce Rossa non hanno esitato a scrivere pagine
gloriose di solidarietà e altissimo senso di altruismo a favore dei più
sofferenti…a costo anche della propria vita.

Viva il Corpo
Militare, Viva la Croce Rossa, Viva l’Italia”.

 

Ha
preso poi la parola il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana,
avvocato Francesco Rocca, ribadendo: “Volontarie
e volontari della Croce Rossa grazie per la professionalità dimostrata,
l’impegno profuso e l’entusiasmo che avete trasmesso oggi nello sfilare dinanzi
alle massime autorità dello Stato e a tantissima gente che come ogni anno è
accorsa per assistere a questa straordinaria cerimonia di unità nazionale. La
forza della nostra Associazione deriva dall’unione delle tre Componenti: i due
Corpi ausiliari delle Forze Armate e la terza realtà laica.

Debbo esprimere un sentito ringraziamento
al Corpo Militare perché nell’ultimo anno, nonostante le incertezze legislative
espresse poco fa dal vostro Ispettore Nazionale, il Corpo ha espresso il meglio
di sé negli oltre duemila interventi nei quali è stato chiamato ad operare.

Ieri abbiamo celebrato, con quella bella
cerimonia presso il Comitato Centrale, l’inizio del percorso commemorativo dei 150
anni della nascita del Corpo Militare e mi auguro che il Paese possa avvalersi ancora
a lungo della professionalità degli uomini in uniforme di Croce Rossa anche se
in maniera aggiornata ma senza perderne i valori e la tradizione”.

 

  

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