Ecco ESIRAS il progetto che aiuta l’integrazione socio-lavorativa di rifugiati e richiedenti asilo
“Forniamo gli strumenti per affrontare il mondo del lavoro e iniziare una nuova vita”
C’è il ragazzo iraniano con una laurea in agronomia che sogna di coordinare una squadra di giardinieri e che inizierà come volontario in un’associazione ambientalista, il giovane maliano con esperienza da cameriere che vorrebbe approfondire la tradizione pasticcera italiana e il poliglotta del Camerun che vuole migliorare le proprie competenze con il computer per proporsi come traduttore online. A Milano è entrato nel vivo il progetto europeo ESIRAS Employability and Social Integration of Refugees and Asylum Seekers. Realizzato dalla Croce Rossa Italiana, insieme ad altre sei società Consorelle in Austria, Cipro, Danimarca, Francia, Gran Bretagna e Slovenia e finanziato dalla Commissione Europea per l’Occupazione e l’Integrazione Sociale, ha l’obiettivo di favorire l’integrazione socio-lavorativa di persone rifugiate e richiedenti asilo attraverso un percorso che possa accompagnare i partecipanti verso il mondo del lavoro e la piena integrazione.
“Abbiamo iniziato con il primi colloqui individuali in cui facciamo un bilancio delle competenze e con i workshop in cui i partecipanti possono fare un’esperienza diretta: ricevere una telefonata da un selezionatore, simulare un colloquio di lavoro. Vogliamo dare da subito ai partecipanti un’idea di cosa vuol dire lavorare in Italia, correggendo gli errori più evidenti. Molti di loro – continuano dal Comitato CRI di Milano- di fronte al selezionatore evitavano di guardarlo negli occhi pensando fosse una mancanza di rispetto, gli abbiamo spiegato che qui in Italia potrebbe invece sembrare che non siano interessati alla proposta o che siano troppo timidi. Hanno imparato a descrivere correttamente le proprie esperienze lavorative e di studio”. Alla fine del progetto, che durerà 18 mesi, oltre 400 persone rifugiate e richiedenti asilo, ospiti di centri della zona di Milano, avranno così la possibilità di partecipare ai colloqui individuali, 150 ai workshop di preparazione specifica e circa 60 verranno avviati a corsi professionalizzanti di enti privati e pubblici accreditati con la Regione Lombardia e a tirocini.
“Sinora abbiamo incontrato circa 50 persone, in alcuni di loro c’è stata una vera e propria trasformazione – raccontano i responsabili italiani di ESIRAS- sembrano aver ritrovato la speranza nel futuro che si immaginano di indipendenza e autonomia. Il sogno di tutti è quello di iniziare una nuova vita in Italia e per farlo essere preparati al mondo del lavoro è indispensabile. Noi non daremo loro un lavoro ma stiamo fornendo gli strumenti perché si possano giocare le proprie carte”.