Apc-Ciad/ Nuovo appello croce rossa per liberazione francesi rapiti

“Ingiustificabile fare del male a operatori umanitari”

(Apcom) – Il presidente del Comitato internazionale della Croce rossa (Icr), Jakob Kellenberger, ha lanciato un nuovo appello per la liberazione immediata e “senza condizioni” di due operatori francesi della sua organizzazione rapiti in Ciad e nel vicino Sudan. “Faccio appello al sentimento di umanità dei rapitori di Gauthier Lefevre e di Laurent Maurice. Nulla può giustificare che si faccia del male ad un operatore umanitario”, ha affermato Kellenberger in un comunicato. “Il lavoro di Gauthier e di Laurent ha per unico scopero di portare aiutare alle persone che ne hanno bisogno. Non sono al servizio e né rappresentano gli interessi di alcun Paese”, ha aggiunto, chiedendo ai rapitori di rilasciarli “immediatamente e senza condizioni”. Gauthier Lefevre, che ha la doppia nazionalità francese e britannica, è stato sequestrato il 22 ottobre da uomini armati nel Darfur (ovest del Sudan), nei pressi della frontiera con il Ciad, mentre si trovava in un convoglio di due veicoli con il logo della Croce rossa. Laurent Maurice, un agronomo francese che si trovava in missione nell’est del Ciad, è stato rapito il 9 novembre da uomini armati nel villaggio di Kawa, ad una decina di chilometri dal Sudan. A seguito di questi sequestri, l’Icrc ha deciso di sospendere le attività nella regione. Le “Aquile di liberazione dell’Africa, un gruppo poco conosciuto nel Darfur, ha rivendicato il rapimento di Laurent Maurice e chiesto un riscatto da un milione di euro. Il gruppo ha rivendicato anche il sequestro di due operatori umanitari francesi dell’Ong Triangle GH rapiti a Birao, una città del Centrafrica vicina a Darfur. Kellenberger aveva lanciato, invano, l’1 novembre un appello simile alla liberazione dei due impiegati dell’Icrc. All’epoca aveva precisato che l’organizzazione era in contatto “regolare” con i “due gruppi coinvolti” nel rapimento. (con fonte Afp)

  

     

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