Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana celebra il LXVI Anniversario della Fondazione della Repubblica
In occasione del 66° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana si è tenuta a Roma, lungo i Fori Imperiali, la tradizionale parata militare. Quest’anno la sfilata, fortemente contenuta rispetto al passato, è stata dedicata alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dai recenti eventi sismici a testimonianza del profondo legame di dedizione e spirito di servizio che unisce le Forze Armate all’intero Paese.Le celebrazioni hanno avuto inizio con la cerimonia dell’Alzabandiera solenne presso l’Altare della Patria, in piazza Venezia, e l’omaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro. Il Presidente Napolitano era accompagnato dagli Organi costituzionali, dal Ministro della Difesa, onorevole Giampaolo Di Paola, e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate.Alle ore 10,00 ha avuto inizio la parata militare dinanzi alle più alte cariche istituzionali, militari e religiose. I Corpi di Croce Rossa, ausiliari delle Forze Armate, hanno onorato la festa della Repubblica sfilando nel 3° settore “Emergenze e Cooperazione”, con una compagnia di formazione del Corpo Militare, preceduta dal gruppo bandiera, comandata dal maggiore Roberto Tarsi, e una compagnia del Corpo delle Infermiere Volontarie con bandiera del Corpo. Dopo la conclusione della parata militare ai Fori Imperiali, il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, avvocato Francesco Rocca, ha salutato e ringraziato i reparti partecipanti alla sfilata presso la caserma “Luigi Pierantoni” ricevuto dall’Ispettore Nazionale del Corpo Militare, maggior generale Gabriele Lupini, e dall’Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie, sorella Mila Brachetti Peretti. Nel corso della breve ma intensa cerimonia, dopo gli onori resi alla bandiera nazionale del Corpo Militare, alla bandiera nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie e al vessillo di Croce Rossa dei Volontari del Soccorso, si è data lettura del messaggio del Sottosegretario di Stato alla Difesa con delega sulla Croce Rossa Italiana, onorevole Gianluigi Magri: “Desidero far pervenire, alle Compagnie impegnate nella sfilata e a tutto il Corpo Militare della CRI, i miei più fervidi auguri per la Festa della Repubblica, unitamente al mio personale apprezzamento per l’impegno, la dedizione e gli altissimi valori che il Corpo Militare continuamente esprime”.
Ha preso poi la parola l’Ispettore Nazionale, maggior generale Gabriele Lupini, che, rivolto ai reparti schierati, ha tenuto a precisare: “Anche quest’anno ci troviamo insieme in occasione della celebrazione che, più di tutte, incarna lo spirito di unità nazionale di cui siamo oggi splendida testimonianza. L’unità nazionale è un principio sul quale oggi dobbiamo riflettere in modo particolare, vivendo giorni in cui le congiunture economiche sembrano rappresentare il fattore più importante da considerare all’atto delle scelte che si è chiamati ad operare, senza talvolta accorgersi che altrettanto importanti fattori devono essere valutati. Oggi le celebrazioni in via dei Fori Imperiali si sono svolte in un clima particolarmente sobrio in ragione di ciò che, in generale, si sta vivendo ma soprattutto di ciò che negli ultimi giorni è accaduto nel nostro Paese a seguito di eventi dannosi di natura sia antropica che naturale, i quali hanno procurato tanta sofferenza umana che noi, come uomini e donne di Croce Rossa, siamo chiamati ad alleviare con la nostra quotidiana attività, di ogni specie ed a tutti i livelli, contribuendo al funzionamento di una macchina così complessa come la nostra Associazione, facendola funzionare al meglio al di là dei piloti della stessa che sono e saranno sempre meno importanti della macchina stessa. In questa metafora della “macchina” il ruolo del Corpo Militare è stato da sempre fondamentale e determinante. Senza gli uomini del Corpo Militare, sia volontari che dipendenti, la CRI non avrebbe certo potuto raggiungere gli stessi risultati, non avrebbe potuto assicurare una continuità professionale dei servizi necessari all’espletamento dei propri compiti istituzionali. In questi giorni vasta è l’eco sulla condivisione intellettuale dei profili sul futuro assetto giuridico dell’Associazione che si stanno configurando e suiconseguenti riflessi che ne deriverebbero anche sul Corpo Militare della CRI. In questo momento così solenne di unità, sento il dovere diinterpretare l’unità del pensiero di tutti gli appartenenti al Corpo,che il Signor Presidente della Repubblica mi ha conferito l’onore diguidare, i quali, in questi giorni non hanno mancato di esternarmi, con migliaia di testimonianze, il loro profondo auspicio che nessuno tentidi trasformare la loro forte identità militare e il profondo senso della disciplina alla base della loro incondizionata scelta di appartenenza alla CRI sancita con il solenne giuramento previsto dalla Legge. Gli uomini del Corpo Militare, oltre ad essere tanti – più di quelli che spesso vengono fatti apparire, perché operano da sempre in silenzio e ovunque – devono essere certi che non abbiamo abbandonato la fiducia nel fatto che, chi di competenza, valuterà attentamente ogni conseguenza dell’impatto chela riorganizzazione della Croce Rossa potrebbe avere nei loro confronti. Nel concludere, oltre agli appartenenti al Corpo Militare e ai volontari delle componenti civili della CRI, è mio intendimento rivolgere un particolare messaggio al Corpo delle Infermiere Volontarie della CRI al quale, attraverso il suo vertice, desidero far pervenire i miei alti sensi di considerazione e ammirazione nell’auspicio che, anche nel futuro, i due Corpi CRI ausiliari delle Forze Armate, per il peso della loro storia e delle azioni affrontate e concluse in comune, potranno continuare insieme a fare la differenza, malgrado tutti gli ostacoli che siamo sempre stati capaci di affrontare sia in tempo di guerra come in tempo di pace. Viva la Croce Rossa! Viva l’Italia!”.E’ seguito, quindi, l’intervento del Commissario Straordinario, avvocato Francesco Rocca, che ha ribadito: “Desidero esprimere a nome di tutta la Croce Rossa Italiana il compiacimento per l’ottima riuscita della manifestazione odierna, ma soprattutto la testimonianza, che ho appena ricevuto dall’Emilia Romagna, di gratitudine per la presenza della Croce Rossa Italiana schierata per aiutare il sistema Paese. In queste giornate così particolari e indubbiamente importanti per la CRI, i nostri operatori silenziosamente stanno fornendo assistenza a migliaia di persone”. Il Commissario Straordinario ha concluso dicendo: “Il Corpo Militare è parte integrante della Croce Rossa. Insieme ai Vertici mi sto muovendo per tutelare il Corpo e creare un contingente che possa rispondere alle reali necessità delle attività ausiliarie delle Forze Armate”.Alla cerimonia, oltre al Commissario Straordinario, erano presenti il Presidente della Commissione Permanente Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, dottor Massimo Barra, l’Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie, sorella Mila Brachetti Peretti, il Consigliere militare del Commissario Straordinario, generale CC aus. Serafino Liberati, e il Cappellano Capo del Corpo Militare, monsignor Marco Malizia, oltre a ufficiali e sottufficiali in servizio e in congedo del Corpo stesso.