Caltanissetta, inaugurato un Centro studi e d'ascolto promosso dalla CRI

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Per iniziativa del Comitato provinciale della Croce Rossa di Caltanissetta, presieduto dalla neoeletta Silvia Capri, è stato inaugurato pochi giorni fa, al civico 109 di corso Vittorio Emanuele, la sede di un Centro nato per aiutare quanti necessitano di sostegno didattico e donne in difficoltà. Nei locali, concessi in comodato d’uso dalla Provincia, una volta sede dell’Ente per il turismo, sarà pubblicato un calendario delle attività relative a ciascuna delle sezioni in cui si articolerà l’intervento, volto ai soggetti vulnerabili. Un team formato da volontarie, la dottoressa Santina Noto, la psicologa Jenny Vendra, l’assistente sociale Laura Rizzari, l’avvocato Renata Accardo creerà una rete di supporto alle donne che, per disagi connessi a particolari condizioni familiari e sociali, richiederanno assistenza. Un folto gruppo di volontarie CRI (Rosalba Costa, Rosa Maria D’Auria, Maria Lupo, Vitalia Mosca, Giusy Narbone, Giusy Pisa, Marisa Polizzi, Biagina Tumminelli), da anni docenti a titolo gratuito nella Comunità penale, nell’Istituto penale minorile, nella Casa d’accoglienza Casa Sofia, è impegnato a impartire lezioni a quanti vogliono proseguire gli studi, conseguire un titolo, migliorare la conoscenza della lingua italiana.La Croce Rossa Italiana dà molto rilievo alla promozione e alla valorizzazione del volontariato, imprescindibile per il raggiungimento delle finalità statutarie. La Strategia 2020 ha come obiettivo primario il rafforzamento dell’azione mirata alla soluzione dei  più urgenti fattori di vulnerabilità, da attuarsi attraverso attività e progetti di assistenza sanitaria e di tutela della salute, intesa come benessere psico-fisico, mentale e sociale. Rientrano in tali attività, per esempio, la promozione della donazione volontaria del sangue, la diffusione del Primo Soccorso, la promozione di stili di vita sani. Allo scopo di consentire a ciascun individuo una vita dignitosa e il pieno sviluppo delle potenzialità, intende prevenire e mitigare i meccanismi che determinano esclusione sociale e marginalizzazione. I progetti, finalizzati alla costruzione di comunità più inclusive, sono perciò rivolti a quanti manifestano difficoltà ad accedere alle risorse comuni.

  

  

             

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