IFRC

La risposta umanitaria a Gaza è sull’orlo del collasso totale. Il blocco totale degli aiuti umanitari costringe i civili una lotta quotidiana per la sopravvivenza, con sfollamenti continui e l’impossibilità di ricevere assistenza umanitaria.
L’ospedale da campo allestito un anno fa a Rafah dall’ICRC, con l’appoggio di 14 Società Nazionali e in coordinamento con la Consorella palestinese, sta finendo le scorte alimentari e mediche, con alcuni farmaci e materiali di consumo essenziali già esauriti.
Dal maggio 2024, l’ospedale supporta le immense necessità sanitarie della popolazione colpita dal conflitto. Ha accolto più di 80 mila pazienti con problemi di ogni tipo, dalle infezioni alle gravidanze, fino alle gravi ferite causate dai bombardamenti. Molte vite sono state salvate e molte sono cambiate per sempre.
Oggi, la mancanza totale di aiuti, bloccati da due mesi fuori dai valichi della Striscia di Gaza, e la continuazione delle azioni belliche, mette ancora più in pericolo il già difficile lavoro di medici e operatori della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Ancora una volta, ricordiamo che le regole del Diritto Internazionale Umanitario devono essere rispettate. La popolazione civile deve essere tutelata e protetta. Gli operatori umanitari devono essere protetti. I servizi sanitari devono essere protetti e garantiti. La Dignità umana non ammette eccezioni.

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