Il progetto Marcel’s Bridge nato con l’obiettivo di migliorare l’inclusione lavorativa delle persone richiedenti asilo, offrendo loro opportunità concrete di orientamento, formazione e tirocinio nel settore della ristorazione, sta volgendo al termine.
L’iniziativa, sviluppata dalla Croce Rossa Italiana con il contributo di Fondazione di Comunità Milano – Città, Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana Ente Filantropico ETS, oltre che a numerosi Chef e ristoratori di Milano, nonché con il supporto di Gaia Trussardi, mira a colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro per migranti vulnerabili, supportandoli nel loro ingresso nel mondo del lavoro.
I beneficiari del progetto sono ospiti del Centro di Accoglienza di Bresso, che hanno partecipato a percorsi di orientamento individuali e collettivi. Successivamente, 10 di loro hanno avuto l’opportunità di seguire corsi di formazione linguistica e professionalizzante nel settore della ristorazione, seguiti da tirocini nelle aziende milanesi del settore.
L’iniziativa, che ha anche previsto sessioni di mentoring e tutoraggio, è stata altresì strumento attivo per la sensibilizzazione delle imprese e della comunità locale sull’importanza dell’inclusione lavorativa dei rifugiati e dei richiedenti asilo. È stata inoltre vettore di un importante messaggio in merito all’assunzione di persone vulnerabili.
“Sono venuto in Italia per lavorare, per andare avanti, per migliorare la mia vita e aiutare mio figlio e il mio fratellino”.
“Prima avevo tanti problemi e tanti pensieri, non sapevo come andare avanti, come migliorare la mia vita. Ora sono molto contento, perché ho trovato una persona che mi ha aiutato a fare tante cose”.
Il racconto di Mbaye Mbow, chef senegalese, al Cous Cous Fest
“Marcel’s bridge è un progetto di mentoring e scuola con la Croce Rossa Italiana. Abbiamo iniziato chiedendo ai ragazzi quale fosse la cosa mancava loro di più del proprio paese e l’80% rispondeva ”il cibo, i miei piatti, i miei gusti”. Stiamo cercando di dare loro un inserimento, fare in modo che ottengano i documenti e possano uscire dal centro di accoglienza”.
Il progetto ha visto un percorso che si è sviluppato in tre fasi:
- identificazione dei beneficiari
- formazione settoriale e linguistica
- inserimento lavorativo tramite tirocini, con l’obiettivo di garantire una transizione duratura verso l’autosufficienza e l’integrazione socio-economica.
I risultati del progetto hanno visto i beneficiari perfettamente inseriti e con un solido ventaglio di prospettive future nel settore della ristorazione.