La CRI, come altre realtà del Terzo Settore, partecipa al programma del Servizio Civile Universale. Ogni anno migliaia di giovani supportano il lavoro della CRI a livello nazionale e internazionale: nel 2024 sono stati avviati al servizio oltre 2100 ragazzi e ragazze.
Tra quei volontari ci siamo noi, Paolo e Paola, in servizio presso la Delegazione di CRI per l’Europa con sede a Podgorica, Montenegro, dal Novembre 2023 al Settembre 2024. Si è trattato di un percorso di crescita personale e professionale, che ci ha portato a partecipare attivamente al lavoro della Delegazione ma anche della consorella e alle attività dei suoi volontari e volontarie. Fare servizio civile in CRI significa infatti toccare con mano le attività di volontariato organizzate dalle varie Società Nazionali di Croce e Mezzaluna Rossa che ospitano le varie Delegazioni CRI, facendosi parte attiva del cambiamento.
Questa attività è solo un esempio tra le numerose collaborazioni che hanno luogo da anni tra le due consorelle a livello di volontariato e scambi giovanili: la CRI, attraverso il lavoro della sua Delegazione, sostiene infatti dal 2015 la consorella locale, la Croce Rossa del Montenegro, nelle sue molteplici attività e portando avanti molteplici programmi di cooperazione internazionale.
Durante l’anno di servizio civile abbiamo partecipato come volontari alle attività della Croce Rossa del Montenegro (CRM). Nata nel lontano 1875 la CRM è la più antica Società Nazionale dei Balcani, ed è la più grande e rinomata organizzazione umanitaria del Montenegro, con i suoi 23 comitati locali che coprono quasi tutte le province del Paese e con i suoi numerosi giovani volontari impegnati nelle diverse attività che spaziano dalla tutela e promozione della salute all’inclusione sociale di comunità svantaggiate. E’ proprio il volontariato infatti la colonna portante dell’azione umanitaria del Movimento Internazionale di Croce Rossa, che senza le migliaia di giovani volontari e volontarie non potrebbe rispondere in modo capillare ai bisogni delle persone più fragili.
In particolare, abbiamo dato supporto alle attività di inclusione sociale e di educazione scolastica organizzate dalla consorella montenegrina nell’ambito di due dei suoi programmi sociali, uno per la tutela e l’inclusione di anziani e persone con disabilità, e un altro volto all’integrazione di richiedenti asilo, rifugiati provenienti dall’Ucraina e migranti richiedenti la protezione internazionale. Il Montenegro è un Paese con una forte tradizione di accoglienza, che ha dimostrato anche in occasione del conflitto in Ucraina del 2022: si tratta infatti di uno dei Paesi europei che ha accolto il maggior numero di rifugiati ucraini in rapporto alla popolazione ospitante.
Durante il nostro anno di servizio abbiamo poi avuto modo di approfondire diversi aspetti del lavoro della cooperazione internazionale e del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna rossa, iniziando a conoscere i suoi programmi internazionali di cooperazione.
Tra questi, siamo stati coinvolti sul tema della migrazione, prendendo parte al programma internazionale della Federazione Internazionale di Croce e Mezzaluna Rossa (FICR) il Global Route-Based Migration Programme (GRBMP), ideato per supportare le diverse Società Nazionali di Croce Rossa impegnate quotidianamente nel fornire una risposta umanitaria più efficace possibile ai bisogni delle persone in movimento. Una delle principali rotte migratorie che interessano l’Europa è quella balcanica, che attraversa il Montenegro; anche per questo motivo nel mese di novembre 2023 si è svolto all’interno del training center della Croce Rossa del Montenegro a Sutomore, cittadina del litorale montenegrino, il Workshop internazionale sulle buone pratiche del programma GRBMP, al quale abbiamo avuto la fortuna di partecipare.
Questa occasione che ci ha permesso di entrare nel vivo del lavoro della Federazione Internazionale e delle consorelle sulla migrazione, ascoltando le esperienze di operatori attivi sul campo e acquisendo consapevolezza delle principali sfide per il futuro in questo settore, oltre che dei risultati raggiunti. È stato inoltre un modo per stringere relazioni con colleghi e colleghe di altre consorelle, facendo esperienza di cosa significa lavorare in una realtà federativa a livello globale come Croce Rossa.
Durante il nostro lavoro presso la Delegazione CRI, uno dei progetti a cui ci siamo dedicati maggiormente è il “Roma Business Incubators” implementato nel quartiere di Konik, nella periferia di Podgorica, capitale del Montenegro. Il quartiere è abitato dalla minoranza Rom ed Egiziana della città, stabilitasi nell’area dopo essere fuggita dal conflitto in Kosovo nel 1999. La popolazione Rom ed Egiziana vive ancora oggi forti fragilità socio-economiche, con tassi di occupazione e alfabetizzazione al di sotto della media nazionale; il progetto di CRI mira quindi a promuovere l’occupazione nel quartiere tramite l’acquisizione di nuove competenze lavorative da parte della comunità.
Abbiamo contribuito alla realizzazione del progetto seguendo da vicino le attività dei beneficiari e aiutando a rispondere ai loro bisogni, come trovare nuovi clienti o riorganizzare i loro spazi di lavoro. Inoltre, abbiamo condotto due workshop rivolti ai più giovani: il primo sulla cultura italiana, un quiz game su alcuni dei più conosciuti personaggi famosi e fatti culturali del nostro Paese, mentre il secondo puntava a promuovere il senso di responsabilità dei ragazzi nei confronti del loro quartiere e della loro città, in un’ottica di community engagement.
Un’altra importante opportunità per partecipare alla vita da volontari in Montenegro è stata la 49° competizione nazionale di primo soccorso organizzata dalla CRM, tenutasi sabato 22 giugno 2024. Quest’anno la gara si è svolta nella città di Kolašin, nel nord del Paese.
Le squadre partecipanti dovevano intervenire in diverse simulazioni di situazioni di emergenza, mettendo in pratica le nozioni di primo soccorso, e venivano poi valutate in base alla loro capacità di intervento. Come volontari, siamo stati invitati a prendere parte a una delle simulazioni della competizione in qualità di “attori”, affiancando lo staff e i volontari di CRM. Ci è stato chiesto di simulare un incidente stradale, dove recitavamo la parte di due turisti stranieri feriti, e le squadre della CRM in gara hanno dovuto prestarci “soccorso” guadagnando punti a seconda della tipologia di intervento che decidevano di adottare.
In aggiunta ai nostri impegni lavorativi, abbiamo poi avuto il piacere di essere ricevuti dall’Ambasciatore italiano a Podgorica, Andreina Marsella, durante una visita all’Ambasciata d’Italia a Podgorica. L’Ambasciatore ci ha accolti calorosamente e, su suo invito, abbiamo preso parte nel corso dell’anno ai numerosi eventi legati alla cultura italiana che l’Ambasciata organizza nella capitale montenegrina tra cui eventi culturali e di promozione del made in Italy.
Giunti alla conclusione del nostro anno di servizio civile con Croce Rossa Italiana, possiamo dire con entusiasmo che si tratta di un’esperienza unica, e che offre opportunità di crescita personale e professionale irripetibili: è quindi con sincera convinzione che la consigliamo a chiunque sia interessato al mondo della cooperazione internazionale e dell’aiuto umanitario.