Corsi di primo soccorso per i volontari Croce Rossa impegnati in Bosnia ed Erzegovina

L’impegno della Croce Rossa Italiana per supportare le persone migranti lungo la rotta balcanica va ormai avanti da anni grazie al progetto BRAT (Balkan Route accoglienza in transito), finanziato dall’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione Sviluppo). Si tratta di un programma pluriennale di cooperazione internazionale sviluppato in Bosnia ed Erzegovina, nel cuore dei Balcani, che vede la Croce Rossa Italiana impegnata al fianco della Consorella bosniaca e di altre organizzazioni nazionali e locali: l’IPSIA (Istituto Pace, Sviluppo, Innovazione ACLI), la Caritas Italiana, la Caritas BiH e il movimento EMMAUS.

Nell’ambito di questo progetto, a partire dalla Giornata Mondiale della Salute e per tutto il mese di aprile, gli operatori della Croce Rossa Italiana e della Consorella bosniaca hanno messo in campo dei corsi di primo soccorso avanzato dedicati a più di 60 volontari impegnati all’interno dei Comitati della Croce Rossa di Sarajevo, di Tuzla e di Bihac. Un’importante occasione di crescita professionale per i volontari della Croce Rossa che, ogni giorno, si occupano di supportare le persone in difficoltà incontrate dentro e fuori i centri di transito allestiti dalle autorità governative locali. L’obiettivo della formazione, infatti, è stato quello di migliorare la capacità di intervento in questi territori puntando sull’adozione di standard e metodologie più avanzate necessarie per poter fornire primo soccorso immediato in caso di trauma, arresto cardiaco, soffocamenti ed emorragie.

Nell’arco del mese, in totale sono stati svolti tre corsi che hanno visto il coinvolgimento dei volontari attivi nei tre cantoni bosniaci, ognuno dei quali si è concluso con una simulazione di primo soccorso aperta al pubblico con l’obiettivo di promuovere la cultura del primo soccorso anche nella popolazione locale

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