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Valastro: “La Croce Rossa si conferma elemento di raccordo tra i bisogni dei pazienti, delle loro famiglie e la sanità nei territori”

A Siena un innovativo progetto di ricerca sulla sindrome di Rett, una malattia genetica rara che colpisce quasi esclusivamente bambine. La comparsa dei primi sintomi è generalmente nei primi 6 – 18 mesi di vita. La sperimentazione messa in campo dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese è stata realizzata grazie ai dispositivi di Accyourate Group SpA, azienda leader nelle “tecnologie wearable” con cui la Croce Rossa Italiana collabora da diversi anni. Il progetto pilota ha coinvolto insieme a pazienti adolescenti e adulte, anche un gruppo di pazienti di età pediatrica sopra i 3 anni alle quali – attraverso le tecnologie indossabili di Accyourate, completamente tessili, lavabili e classificate “medical device” – è stato possibile rilevare in maniera continua i parametri biovitali in remoto. 

“La pediatria e la disabilità sono tra le aree terapeutiche più complesse della scienza medica”, ha sottolineato il dottor Pasquale Giacomo Morano, Vice Segretario Generale e Direttore Sociosanitario della Croce Rossa Italiana. “Progetti come questo possono migliorare sia le condizioni dei pazienti sia di chi li assiste. Come sappiamo, i fattori emotivi e relazionali possono influenzare i rapporti tra medici, assistenti e giovani pazienti, per cui crediamo sia importante dare priorità a questo aspetto dell’assistenza socio-sanitaria anche attraverso l’uso della telemedicina”.

In Italia, nonostante sia una patologia rara, la sindrome di Rett colpisce migliaia di bambine. Si tratta di una patologia del neurosviluppo ad andamento progressivo, con gravi deficit motori e cognitivi e rischio aumentato di morte improvvisa. La sperimentazione compiuta a Siena ha permesso di creare un vero e proprio sistema di sorveglianza sanitaria in tempo reale, in maniera non invasiva e nel rispetto della privacy delle pazienti e dei loro familiari. Con la tecnologia Accyourate è possibile, infatti, monitorare a distanza parametri biovitali quali ECG, attività respiratoria e temperatura cutanea del paziente che la indossa, rendendo possibile un tempestivo intervento in caso di necessità.

“L’impegno della Croce Rossa Italiana nell’indirizzare nuove tecnologie di telemedicina avanzata, connotate da principi di sostenibilità, accessibilità e dignità dell’utilizzatore finale, è l’espressione – nello studio sulla sindrome di Rett – del ruolo dell’Associazione quale elemento di raccordo tra i bisogni dei pazienti, delle loro famiglie e la sanità nei territori”, ha commentato il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro. “Con questo progetto, la Croce Rossa Italiana si conferma come promotore di innovazione, valorizzando le professionalità e la passione dei volontari CRI anche nella transizione al modello di E-health futuro”.

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