“Le amicizie non si scelgono per caso, ma secondo le passioni che ci dominano.” (Alberto Moravia)

Sono state proprie “le passioni” citate da Alberto Moravia a far sì che i due comitati di Croce Rossa tra Brescia e Skopje nella Repubblica del Nord della Macedonia si conoscessero e si scegliessero come amici.  Appunto, come diceva il grande scrittore, nulla lasciato al caso, ma un’amicizia mossa da passioni comuni: quelle per la Croce Rossa, per la cooperazione internazionale e per l’aiuto verso il prossimo. Un’amicizia che trova terreno fertile nelle due città che rappresentano, città appassionate di cultura e di conoscenza del diverso: Skopje, la città dei mille volti, dagli illiri alla ex-Jugoslavia, e Brescia, motore economico d’Italia e capitale della cultura italiana nel 2023.

Non è nemmeno un caso che i due comitati abbiano scelto di siglare ufficialmente tale amicizia in un luogo che di storia e cultura ne ha millenaria, stringendo un accordo di gemellaggio e di cooperazione decentrata pluriennale sulle sponde del lago di Ocrida, nella cosiddetta Gerusalemme slava, culla del mondo slavo-ortodosso, nota per le sue 365 cappelle (una per ogni giorno dell’anno) e per essere stato il luogo dove ha avuto origine l’alfabeto cirillico. Un accordo che mette al centro i volontari e la volontà di migliorare le proprie conoscenze e capacità tecniche nell’azione umanitaria, tramite sempre lo scambio e la formazione. Per i prossimi tre anni saranno i volontari dei rispettivi comitati a ripercorrere immaginariamente l’antica Via Egnazia, uno degli snodi principali dell’Impero Romano, che collegava l’allora Costantinopoli all’Italia, passando proprio per le sponde del medesimo lago di Ocrida, organizzando corsi di formazione, scambi giovanili e donazioni umanitarie per aiutare le proprie rispettive comunità.

Un programma intenso fatto di diverse tappe e obiettivi, che legherà sempre di più i due comitati e il cui primo evento si è già tenuto anche prima di incominciare a intraprendere tale percorso. Anche in questo caso è stato grazie sempre alla “passione” per l’aiuto umanitario, ma stavolta da parte di una donatrice anonima del bresciano, la zia Vittoria, che prima di morire ha scelto di aiutare per l’ultima quei migranti che ha da sempre difeso e supportato nel corso di tutta la sua vita. Un atto di passione colto dai due comitati di Brescia e Skopje e trasformato in una proposta progettuale concreta, volta a supportare migranti lungo la rotta balcanica che dal 2015 vede ancora tutt’oggi la Macedonia del Nord uno dei punti di transito per migliaia di migranti e richiedenti asilo, in fuga da guerre e povertà e che, mossi dalla “passione per la vita”, cercano rifugio e migliori opportunità. Grazie al lascito della zia Vittoria e all’intermediazione del Comitato CRI di Brescia, il Comitato di Skopje avrà modo di ospitare decine di famiglie di migranti nelle nuove stanze ristrutturate e inaugurate presso il Solferino Center della Croce Rossa della Macedonia del Nord. 

Una struttura, situata a Struga, anch’essa sulle sponde del lago di Ocrida, e che da anni funge da centro regionale per le iniziative di Croce Rossa nei Balcani e centro di accoglienza per i migranti e persone bisognose. Un centro gestito quotidianamente con amore e dedizione dai volontari della croce rossa macedone e che da oggi in poi accoglieranno le famiglie di migranti in transito della rotta balcanica, fornendo loro continua assistenza e cura fisica e psicologica. Una nuova casa situata su un’antica strada, aperta a tutte e tutti e nata all’insegna dell’amicizia. 

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