Dalla localizzazione della risposta all’eliminazioni armi nucleari, le decisioni del Consiglio dei Delegati a Ginevra

Centinaia di interventi, proposte, idee. Dopo due giorni di confronto e dialogo si è chiuso a Ginevra il Consiglio dei Delegati, con rappresentanti di Società Nazionali da ogni parte del globo, che mette la parola fine anche all’edizione 2022 dei Meeting Statuari della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Al centro dei lavori due domande fondamentali: Cosa facciamo, come Movimento per affrontare i bisogni e le vulnerabilità globali e locali? Come agiamo in termini di responsabilità, trasparenza, unità e sostenibilità?

La Croce Rossa Italiana, rappresentata dal Vice Presidente Rosario Valastro, dalla delegata dei Giovani Chiara Basso e dalla Responsabile dell’Unità Operativa Cooperazione e Relazioni Internazionali Amelia Marzal, è più volte intervenuta in aula, contribuendo con interventi e documenti alla definizione delle risoluzioni votate dall’aula e che sono frutto di un percorso di oltre due anni di riflessioni, incontri e workshops.

“Questi Meeting Statutari hanno posto dei punti fermi – sottolinea il Vice Presidente CRI, Rosario Valastro – è quasi come aver voltato pagina. Ne usciamo con un posizionamento chiaro e deciso del Movimento su fondamentali tematiche umanitarie, con un rafforzamento della centralità delle Società Nazionali e del ruolo dei volontari: senza di loro non si sarebbero ottenuti i risultati che siamo riusciti a centrare, senza di loro il Movimento non sarebbe così forte e rispettato in tutto il mondo”.

Cosa è stato deciso

 

Accordo di Siviglia 2.0

 

Era, probabilmente, il più atteso tra i temi in calendario e la sua adozione segna un momento storico nella storia del Movimento. Dopo 20 anni dalla prima stesura si arriva a una nuova versione degli Accordi di Siviglia, fortemente voluta dal Presidente IFRC, Francesco Rocca e da Peter Maurer, alla guida dell’ICRC, che porta ad un rafforzamento del ruolo delle Società Nazionali, sempre più protagoniste della risposta umanitaria. Sono i volontari, parte della loro comunità, radicati sul territorio ad essere in prima linea di fronte a tutte le vulnerabilità ed è intorno a loro che deve costruita la strategia del Movimento, sempre più protesa verso la localizzazione degli aiuti, decentrando le decisioni e attività. Per ottenere una risposta ancora più efficace le Società Nazionali, dovranno lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi, rafforzando così il cosiddetto “Red Pillar.

 

Protezione dei dati umanitari

Durante il Consiglio dei Delegati è stata espressa grande preoccupazione per gli attacchi informatici che rischiano di minare l’imparzialità e la fiducia nelle organizzazioni umanitarie, mettendo a rischio le attività di dipendenti e volontari, e quindi l’efficacia stesse delle loro azioni sul campo.  È dunque assolutamente indispensabile prevedere un sistema di gestione sicura dei dati sensibili all’interno di ogni singolo componente del Movimento, assicurando l’integrità dei dati umanitari, specialmente in contesti di conflitto armato, disastri naturali ed emergenze su vasta scala.

Eliminazione delle armi nucleari

Mai come in questo momento è fondamentale insistere sulla messa a bando delle armi nucleari. La Croce Rossa Italiana ha accolto con favore l’adozione della risoluzione “Working towards the elimination of nuclear weapons”. Il Consiglio dei Delegati ha invitato il Comitato Internazionale di Croce Rossa e gli altri componenti del Movimento a supportare l’implementazione del piano d’azione 2022 – 2027 mentre i Governi sono stati invitati ad adottare misure di contrasto alla diffusione delle armi nucleari. Dovranno essere i giovani volontari, i leader del presente e del futuro, al centro dell’azione e di tutti gli sforzi su questo tema così delicato.

Cambiamenti Climatici

Le attuali crisi climatiche e ambientali minacciano la sopravvivenza dell’umanità. La nostra abilità di proteggere le vite e i diritti delle presenti e future generazioni dipende dalle scelte che facciamo adesso. Con questi concetti chiari in mente il Consiglio ha deciso di rafforzare, a livello globale, gli sforzi per: ridurre le emissioni di gas serra, fermare la perdita della biodiversità e il degrado ambientali e contribuire all’adattamento delle comunità ai rischi ambientali. Come Movimento, si è sottolineato, abbiamo il dovere di lavorare insieme per ridurre le conseguenze delle crisi accelerando la nostra azione e mobilitando gli altri a fare lo stesso.

Strategia sulla migrazione

Durante la due giorni di lavori la CRI, ha fortemente sostenuto anche l’adozione l’adozione della risoluzione “Towards a Movement strategy on migration”, insistendo sull’importanza di avere una Strategia unica che si basi sulle sfide più urgenti, legate alla migrazione in modo da assicurare una più coordinata e coerente azione del Movimento in tutela delle persone più vulnerabili. Il ruolo svolto dalla Migration Leadership Group, congiuntamente al Global Migration Task Force, il Migration Lab e le Società Nazionali, è stato cruciale nel raggiungimento degli obiettivi prefissati fino ad ora. L’inasprimento dei conflitti armati e delle crisi già esistenti, ha portato ad una crescita esponenziale dei flussi migratori, per questo motivo tutte le Società Nazionali sono invitate a sostenere l’assistenza ai migranti, promuovendo la loro inclusione sociale.

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