Si è svolto il 15 giugno presso l’Aula Raffaele Soru della Caserma Pierantoni Sede dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare, un importante convegno dal titolo “La Comunicazione in Medicina”.
I prestigiosi relatori intervenuti hanno intrattenuto i partecipanti su tematiche di grande impatto culturale ricche di ampie ricadute pratiche nei rapporti tra medico e paziente.
Il Prof. Francesco Sabatini, linguista di fama internazionale, Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca nonché Professore emerito presso l’Università Roma Tre, ha intrattenuto l’uditorio affascinandolo per lo stile e la fluidità della sua esposizione sul “linguaggio dell’assistenza sanitaria” mettendo in luce in particolare come il “linguaggio non sia un vestito del pensiero ma lo strumento del pensiero” e come la conoscenza del greco e del latino sia fondamentale per la comprensione etimologica e quindi la capacità di rendere partecipi i laici della terminologia medica.
Ha poi richiamato l’attenzione sull’opportunità di non usare lemmi stranieri di cui spesso non se ne conosce il vero significato nella lingua madre e che, di conseguenza, sono impiegati in maniera errata causando scarsa comprensione da parte dei pazienti inficiando così una corretta comunicazione.
La Dottoressa Flora Parisi, direttrice della Biblioteca medica statale ha poi fatto un esaustivo excursus sulla storia della medicina tra scienza e cura fornendo ampi spunti di riflessione.
Il Prof. Italo Farnetani con un intervento “sulla lingua italiana e la medicina” ha catturato l’attenzione dei partecipanti con una puntuale relazione in cui ha evidenziato come l’utilizzo dei termini in medicina non debba essere mutuato, se non nei neologismi, da lingue straniere specie per ciò che concerne l’inserimento delle stesse in un corpo linguistico diverso. Si può usare ad esempio l’inglese in un consesso internazionale per una relazione scientifica o un lavoro sperimentale ma non singole parole all’interno di un corpo espositivo nella nostra lingua. Perché dire “booster” (non compreso dai più) e non piuttosto “richiamo” come da sempre esiste nell’ambito delle prescrizioni dei calendari vaccinali?
A termine della giornata il Maggior Generale Gabriele Lupini, Ispettore Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, ha concluso esprimendo grande soddisfazione per l’elevato livello delle relazioni concordando ampiamente sul valore e le ricchezze della nostra lingua.