Schintu: "Un viaggio di speranza e tristezza"

È arrivato questa mattina da Leopoli (Ucraina) a Roma, presso il Centro Operativo Nazionale Emergenze della Croce Rossa Italiana, il primo gruppo di persone fragili della missione di evacuazione della CRI composto da 29 persone, su un totale di 83 portate in salvo. Si tratta di anziani, bambini e persone disabili di età compresa tra i 3 mesi e gli 85 anni. Saranno accolti sul territorio nazionale grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile e la mobilitazione dei Comitati Regionali CRI e di realtà del Terzo Settore.

È la prima evacuazione italiana effettuata dalla CRI in Ucraina. “Abbiamo fatto qualcosa di importante per queste persone”, commenta Ignazio Schintu, Direttore operazioni, emergenze e soccorsi della Croce Rossa Italiana al rientro dalla missione che ha visto l’impiego di 18 mezzi e di 36 operatori CRI.

“Non andiamo a caso. Ci coordiniamo costantemente con la Croce Rossa Ucraina. C’è fratellanza fra di noi e sono stati loro a segnalarci questi casi”, continua Schintu. “Stiamo facendo tanto, ma non è abbastanza. Servono i fondi. Ci rincuora il fatto che oggi non siamo soli: c’è l’impegno di tutti e al confine abbiamo visto tanta solidarietà”. Sulla conclusione della missione CRI, infine, aggiunge: “Gli anziani sanno che non potranno più tornare. Sono persone fragili. Hanno vissuto questo viaggio con tanta speranza ma anche tristezza. Bisogna lavorare molto su di loro, aiutarli anche psicologicamente”.

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