LA CROCE ROSSA ITALIANA LANCIA IL PRIMO CORSO DI SPECIALIZZAZIONE DI QUARTO LIVELLO PER RAFFORZARE LA CAMPAGNA “NUCLEAR EXPERIENCE”

Il 22 gennaio di un anno fa, il Trattato sulla Proibizione delle armi nucleari (TPNW) entrava in vigore dopo la cinquantesima ratifica da parte dell’Honduras e dopo un lungo e tortuoso percorso iniziato nel lontano 1945.

Nel corso dei decenni, gli ostacoli che hanno posto un freno all’adozione del Trattato sono stati numerosi, tuttavia questo non ha impedito la formazione nell’opinione pubblica mondiale di un comune sentimento volto ad un’inversione di rotta verso un mondo privo della minaccia nucleare.

Oggi si celebra dunque il primo anniversario dell’entrata in vigore del Trattato che proibisce tout court l’uso e i test delle armi atomiche – il primo nella storia – tracciando un bilancio dei progressi raggiunti nel suo primo anno di vita, nonché delle future sfide che ancora attendono chi si batte per l’abolizione delle armi nucleari e tutto ciò che esse rappresentano.  

LA STRADA VERSO L’UNIVERSALIZZAZIONE

Il successo del Trattato è in continua crescita e il percorso verso la sua universalizzazione non mira a rallentare. Solo nell’ultimo anno, il Trattato ha acquisito ben altre 8 ratifiche, da parte di Cambogia, Filippine, Isole Comoros, Seychelles, Cile, Mongolia, Guinea Bissau e Perù, che si aggiungono ai 51 Stati iniziali per un totale di 59 Stati parte, i quali hanno lo specifico obbligo di invitarne altri a ratificare il Trattato. Tutto ciò non può che far presupporre degli ottimi auspici per gli anni a venire, e che le disposizioni del Trattato acquistino una condivisione sempre maggiore.

LA PRIMA CONFERENZA DEGLI STATI PARTE

C’è enorme attesa per gli esiti dell’imminente prima Conferenza degli Stati parte, fissata per marzo 2022, la quale porrà le basi per le nuove linee di azione sull’applicazione degli obblighi derivanti dal Trattato, ad esempio attraverso la definizione di strategie per garantire concreta assistenza alle vittime e rimedi per far fronte alla contaminazione dell’ambiente, in caso di attacco e test nucleari. All’incontro parteciperanno non solo gli Stati che hanno ratificato ma anche le numerose organizzazioni della società civile che hanno reso possibile la definizione del Trattato, tra cui il Comitato Internazionale della Croce Rossa.

VERSO IL DISGELO DELLA NATO

Il 2021 è stato l’anno che ha visto il consolidarsi del Trattato sulla Proibizione delle armi nucleari sulla scena internazionale anche in ambienti tradizionalmente scettici nei confronti della proibizione degli arsenali atomici.

La Norvegia e la Germania – Stati membri della NATO e detentori di arsenali atomici, che non hanno ancora aderito al Trattato – hanno recentemente dichiarato di voler prendere parte alla prima Conferenza delle Parti, in qualità di Osservatori.

La portata di tali intenzioni è tale da porre auspicabilmente le basi per la possibilità dei Membri della NATO di essere contemporaneamente parti del TPNW, ipotesi che finora si è rilevata politicamente poco percorribile.

L’IMPEGNO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA – LA CAMPAGNA NUCLEAR EXPERIENCE

In tale contesto, la Croce Rossa Italiana non manca di onorare il suo pledge nei confronti del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, continuando ad operarsi per un mondo privo della minaccia di un attacco nucleare e di tutte le conseguenze devastanti che ne seguirebbero.

La campagna nazionale “Nuclear Experience” lancia l’avvio di una nuova fase ed annuncia l’inaugurazione del Primo Corso sperimentale di IV livello, rivolto a tutti gli Istruttori DIU CRI, per ottenere la qualifica di Istruttore specializzato.

Il corso si terrà agli inizi di marzo 2022, con il contributo didattico di personalità appartenenti al mondo accademico e non-governativo, con un approccio pratico volto alla realizzazione di una adeguata campagna di sensibilizzazione. Lo scopo prefissato dalla Croce Rossa Italiana è infatti quello di realizzare una capillare azione su tutto territorio grazie agli Istruttori specializzati, i quali agiranno localmente, al fine di far maturare nella società civile la giusta consapevolezza degli effetti catastrofici, inaffrontabili e incancellabili dell’arma atomica.

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